Basket Rilanciata dalla straordinaria prova fornita contro Milano, la squadra di Sacchetti vuole i play off L'Enel Brindisi vede la meta ma a Caserta serve il massimo di Antonio RODI BRINDISI - I due punti ottenuti contro i campioni d'Italia dell'Olimpia Milano danno forza e morale, permettendo di guardare con un po' più di ottimismo alla fase finale. Al calar del sipario della fase regolare mancano solo tre partite: Caserta e Venezia in esterna e nel mezzo la gara interna con Capo d'Orlando. Tre finali che Brindisi non può permettersi di sbagliare: deve andare a punti sempre e comunque, quindi tirare le somme la sera del 7 maggio quando saranno note le otto squadre che daranno vita alla post season. Deve però pensare ad una partita alla volta e giocare ogni gara come se non ci fosse un domani. Di certo la vittoria ottenuta con Milano ha rilanciato le ambizioni biancazzurre. Il ko di sette giorni prima con Pesaro sembrava averle annacquate del tutto, il colpaccio con la pluriscudettata Olimpia le ha invece rimpolpate. Guai però a vanificare il tutto, così da abbassare la guardia sul più bello. Brindisi deve proiettarsi sugli ultimi tre match con tantissima determinazione e forza di volontà. Di colpo i play off sono tornati nuovamente d'attualità e sono nuovamente ad un passo. Sarebbe veramente deleterio abbassare la guardia proprio adesso. Bisogna guardare avanti, prendendo di buono quanto fatto sabato e, nel contempo, cercare di evitare quei passaggi a vuoto che hanno finora condizionato il cammino biancazzurro. La squadra ha iniziato già a preparare la trasferta di domenica sul campo della Juve Caserta. I campani non hanno più nulla da chiedere al campionato: dopo aver chiuso il girone d'andata a quota 14 punti (7 vinte e 8 perse), la formazione di Sandro Dell'Agnello è stata protagonista di un crollo verticale. L'attuale score parla di tre soli successi (contro Reggio Emilia, Cremona e Torino) e ben 9 sconfitte. Dall'accarezzare il sogno di partecipare alla Final Eight di Coppa Italia a squadra "materasso"' in quello di ritorno il passo è stato davvero breve. Assieme alla Vanoli Cremona, Caserta resta oggi la squadra che ha raccolto meno dopo il giro di boa: appena 6 punti, con un saldo di -51 tra punti fatti e subiti. Rimane la squadra che ha segnato meno dopo il giro di boa (72,4 di media), così come (alla stessa stregua sempre di Cremona) quella che ha perso più volte sul legno^ amico (4). È uno stato di cose assolutamente deficitario quello che caratterizza l'ambiente campano. I play Nic Moore dell'Enel Basket Brindisi. Sopra coach Romeo Sacchetti V- M Il passo falso di sabato sul campo della Vuelle Pesaro è stato pesante (83-67), ma ha comunque consegnato la permanenza della massima serie, stante il concomitante passo falso di Cremona sui legni del PalaDelMauro di Avellino. Il crollo è stato verticale, reso ancor più roboante dall'addio (al veleno) di Edgar Sosa il quale appena un mese fa ha deciso di lasciaare il team bianconero. Oggi la barca sembra fare acqua un po' da tutte le parti. Si è cercato di arginare le falle con gli innesti della guardia Dardan Berisha (9,6 punti di media e 9,1 di valutazione complessiva nelle 8 partite giocate) e dell'ala Yakhouba Dia-wara (9,6 punti, 4,8 rimbalzi e 7,6 di valutazione per l'ex giocatore di Brindisi), ma i risultati non sono stati quelli auspicati. Alla Juve non resta altro che onorare la maglia fino alla fine. Lo chiedono a gran voce i tifosi casertani i quali sperano in un finale di stagione diverso rispetto a quanto fatto sino ad oggi (Brindisi, Avellino e Sassari sono i tre impegni che attendono Giuri e compagni da