BASKET VERSO IL BIG MATCH DI MILANO NEL PERIODO NERO I BIANCOROSSI LASCIAVANO AGLI AVVERSARI PIÙ' DI 84 PUNTI A PARTITA, IL RICORSO ALLA ZONA E' STATO DECISIVO Grissin Bori, un riscatto formidabile Il miglior attacco è... la difesa Le cifre Concessi appena 71 punti di media nelle ultime cinque sfide vinte IL miglior attacco è la difesa. Ribaltando il secolare adagio, si spiega in estrema sintesi il periodo magico della Grissin Bon, che dopo essere stata sull'orlo dell'uscita dai playoff, infilando cinque vittorie consecutive ci è rientrata di forza, ed è ora in lotta per arrivarci nelle posizione di elite. Le cifre sono ineluttabili: dopo la sconfìtta casalinga di un punto, all'overtime Keraltro, contro Avellino, Aradori e compagni anno vinto i cinque match successivi incassando appena 358 punti, ovvero 71.6 di media. Il dato migliore dall'inizio del campionato. Con oltretutto ottime performances offensive: andando tre volte oltre i 90 punti. Ebbene, anche nell'esaltante momento iniziale di stagione: sette vittorie nei primi otto confronti, i biancorossi non erano stati così efficaci in retroguardia, subendo quasi 80 punti a partita, pur mettendone a segno oltre 85. La disparità nel rendimento difensivo della truppa di Me-netti diventa ancora più eclatante se parame-trata al periodo più buio dell'annata; contraddistinto sì dai tanti infortuni, ma pure da una attitudine in retroguardia decisamente diversa, in peggio, rispetto alle scorse stagioni. Dalla sconfìtta a Brescia (93-88) del 27 novembre scorso a quella già citata tra le mura amiche del PalaBigi contro la Sidigas, la Pallacanestro Reggiana si è vista infatti infilare nella sua retina ben 1184 punti, ovvero 84.5 ogni gara. In pratica nel periodo di blackout i vicecampioni d'Italia hanno subito ben tredici punti in più, per partita, rispetto alla recente cinquina trionfale,. Come sottolineato nell'intervista rilasciata ieri al nostro giornale da Riccardo Cervi,il ritiro di Cesenatico, considerato dalla dirigenza e dallo staff tecnico, la svolta dell'annata, è stato certamente utile dal punto di vista mentale, ma soprattutto da quello tecnico. E' proprio in Romagna infatti che allenatori e giocatori si sono focalizzati sull'affinare quella difesa a zona che è diventata l'arma vincente della Grissin Bon negli ultimi confronti: una scelta che da un lato ha consentito ad alcuni giocatori biancorossi, che fulmini di guerra in difesa non sono come Aradori, Della Valle e Polona-ra (non per impegno che mai è difettato, ma per dna cestistico) di avere meno pressione addosso e dunque consentire loro di esprimere poi in attacco il loro devastante potenziale. Dall'altro ha messo in difficoltà le avversarie, che spesso sono andate a sbattere contro la 3-2, a volte adattata, dell'equipe reggiana. Gabriele Gallo Jalen Reynolds rimane in dubbio per la gara di Milano BASKET fesa IL BI