Sogno Ojm in corsa playoff ¦ Varese CENTOVENTI minuti separano la Pallacanestro Varese dai playoff. Centoventi minuti che dovranno portare sei punti nelle tasche della squadra guidata da coach Attilio Caja, per poter ambire all'ottavo posto che vale la post season. Centoventi minuti che inizieran-no quando, alle 18.15 di questa sera, si alzerà la palla a due al Talier-cio. «Non siamo sazi nonostante la conquista aritmetica della salvezza», suona la carica il tecnico pavesino. Venezia, secondo lui, è una squadra da non sottovalutare, ma che come tutte le altre va affrontata a viso aperto:«È una squadra molto forte: seconda in classifica e semifinalista della Cham-pions League». E poi: «Le aggiunte di Stone e Batista (che salterà la partita per infortunio, ndr) dimo- Caja: «Venezia è molto forte ma la mia Varese non è ancora sazia» strano che in laguna giocano per grandi obiettivi». Obiettivi che dovranno scontrarsi con una Ope-njobmetis ormai non più timorosa di mostrarsi; ormai non più timorosa di sfidare alcuna squadra. E non potrebbe essere altrimenti per una formazione che sette giorni fa è riuscita ad avere la meglio su una Trento sopra di 10 punti per quasi tutta la gara. «Considerando che Milano è fuori portata, arrivare secondi significa quasi essere primi», dice Caja. Poi, comparando le due formazioni: «Noi vogliamo capire quanto siamo distanti da loro. In fondo loro sono secondi in classifica, ma noi nel girone di ritorno siamo secondi per punti conquistati. È una bellissima sfida per i nostri giocatori». Già, quella di questa sera sarà una partita d'altissimo livello, nono- stante la Reyer dovrà fare a meno di Batista, Hagins e Ress. Cosa su cui Artiglio fa i calcoli: «Solitamente Peric e Ejim giocano da quattro, Ortner da cinque, alternandosi con Batista o con Hagins»; arrivando a un solo risultato: «In sostanza è come se avessero fuori un giocatore solo. Un po' come se, giocando a calcio, gli mancassero il primo, il terzo e il quarto portiere». Comunque, come la stessa Varese ha insegnato in questo girone di ritorno, i risultati non sono solo frutto d'una combinazione di numeri o di nomi: dietro c'è qualcosa di più. Quel qualcosa che ha portato, senza cambiare nessuno