Basket L'assistente Bongi, sempre in prima linea per ottenere massimo PASSANO le stagioni, passano gli allenatori e i giocatori, ma Fabio Bongi è sempre lì, al suo posto. C'è sempre stato e ha legato il suo nome e soprattutto il suo lavoro a quello della società. Già perché se c'è un comune denominatore in questi anni di successi è proprio Fabio Bongi. «Non voglio dire niente perché è sempre andata bene - dice scherzando Bongi - per me è un vanto e un orgoglio essere da sempre qui insieme a Vinicio Vignali, Renzo Cec-chi, Gianluca Mazzoncini, Michele Galli e tanti altri che sicuramente mi dimentico e con i quali mi scuso subito. A VOLTE scherzando diciamo che ormai facciamo parte dell'arredamento e in parte è anche vero perché conosciamo ogni angolo di questo palazzetto ogni storia ogni segreto». Fabio Bongi archivia un'altra stagione da incorniciare iniziata con qualche brivido e finita in un tripudio. «Un'altra stagione splendida - prosegue Bongi - sembra ieri e invece è passato tanto tempo da quando abbiamo iniziato. Siamo partiti per conquistare una salvezza tranquilla, abbiamo aggiustato qualcosa in più rispetto agli altri anni e devo dire che abbiamo aggiustato bene e anche di questo siamo soddisfatti. Direi che è un anno che si chiude alla grande». SI CHIUDE talmente alla grande che da ora in poi parlare di miracolo diventa antipatico. «Mi piace pensare da dove siamo partiti e non mi riferisco a questa stagione - dice Bongi - e a quelli che ancora ci guardano come se fossimo una Cenerentola dico che qualche allenatore, qualche giocatore e una palla che rimbalza sul parquet lo abbiamo visto da queste parti, non siamo proprio il brutto anatroccolo della pallacanestro italiana». E a proposito di allenatori visti a Pistoia, il prossimo anno, si parte con la certezza che Fabio Bongi sarà ancora al suo posto, chissà se con Vincenzo Esposito oppure