BASKET Ugo Ducarello, assistente di Pozzecco e ora coach a Trapani: «Jemoli farà il vice di Caja. lo perdo un fratello» «Matteo realizzerà un sogno Allenerà a casa sua. mi mancherà» sa coronare il suo sogno. Matteo è un ragazzo squisito, è un ottimo professionista e se dovesse diventare vice a Varese sarei felice per lui». Un rapporto che si è creato in maniera spontanea già prima dei tre anni condivisi tra Varese e Trapani: «Già quando ero a Sassari ci sentivamo per scambiarci informazioni sul- Ci Andrà a lavorare con un capo allenatore che lo stima e che gli vuole bene. Sono contento per entrambi le avversarie e quando sono arrivato a Varese è stato molto semplice entrare in sintonia. Io sono un ragazzo vivace, mi piace scherzare con le persone. Lui è riservato e timido, abbiamo creato subito un bel rapporto, ci siamo detti tante cose e scambiati tante opinioni. Credo, anzi sono sicuro, che l'esperienza a Trapani sia stata di grande aiuto per lui: un conto è vivere e lavorare nella propria città, l'altra è fare il professionista, viaggiare sempre ed avere costantemente la valigia pronta. Matteo qui a Trapani è stato straordinario, si è fatto apprezzare da tutti: dalla squadra, dalla società, dalla città». A Varese c'è Attilio Caja, un grande amico di Ugo Matteo Jemoli e Ugo Ducarello, insieme, sulla panchina di Trapani h Ugo Ducarello è un profeta in patria. Due anni fa, dopo l'esperienza da allenatore in seconda a Varese alle dipendenze prima di Pozzecco e poi di Caja, decise di accettare l'offerta di Trapani per rimettersi in gioco da capo allenatore in LegaDue. A Trapani, che è casa sua, portò con sé Matteo Jemoli, giovane assistente allenatore cresciuto a Varese per diversi anni. Ora, come è probabile, il percorso sarà inverso: le parole di Matteo, affidate a Facebook, lasciano presagire per lui un addio a Trapani: «Non ho molte parole da dire, se non grazie alla Sicilia e agli amici di Trapani per avermi coccolato in ogni momento. Vi por- terò sempre nel cuore». Nel suo futuro, con ogni probabilità, c'è un ritorno a Varese (anche se ancora di ufficiale non vi è nulla), casa sua, al fianco di coach Attilio Caja. Ducarello, amico e compagno per tre intere stagioni, lo saluta così: «Matteo non farà parte del mio staff l'anno prossimo e per me è una grande perdita. Perdo un uomo di fiducia ma prima di tutto un fratello, perché per me si è sempre dimostrato qualcosa di più di un amico. Matteo ha il cuore a Varese ed ha un grande sogno: fare l'allenatore in seconda a casa sua. Come io ho avuto la possibilità di fare il capo allenatore a casa mia, è giusto che lui pos- Ducarello: «Poco prima di questa telefonata, ho parlato con lui. Ci sentiamo due o tre volte a settimana, siamo rimasti in grandi rapporti: quando lui è venuto a Trapani l'anno scorso con Roma, l'abbiamo portato in giro per la città e lui ha ricambiato quando siamo stati noi ad andare in trasferta. Matteo andrà a lavorare con un capo allenatore che lo stima e che gli vuole bene. Personalmente sono contento per entrambi». Ugo Ducarello proseguirà invece la sua avventura da allenatore di Trapani, al termine di una stagione molto difficile e travagliata: «Abbiamo dovuto affrontare un anno ricco di problematiche dal punto di vista fisico, a causa di tanti traumi patiti dai giocatori durante la stagione. È stata una annata ballerina, non possiamo essere sicuramente soddisfatti di come sia andata in generale. Fino a gennaio eravamo quarti in classifica, poi siamo calati per qualificandoci lo stesso per i playoff. Speravamo di fare qualcosa di meglio rispetto al settimo posto dell'anno scorso. Da parte mia, credo ci sia grande stima e amicizia vera con la proprietà e la mia intenzione è quella di proseguire questa avventura a Tr