BASKET Ferrerò s'allontana Giancarlo Ferrerò dice addio a Varese? Il club ha respinto le sue richieste. Sciascia a pagina 38 Ferrerò si allontana da Varese basket-mercato Richiesta e offerta sono lontane: l'OJMnon rilancia e guarda a Okoye Le strade di Varese e Giancarlo Ferrerò stanno per dividersi. La fumata è ancora grigia, pur con prevalenza di sfumature di nero: la controproposta presentata dai rappresentanti dell'atleta piemontese non è stata giudicata interessante dalla società di piazza Monte Grappa che resta ferma sulla sua posizione di una offerta biennale garantita con un piccolo incremento salariale tra la prima e la seconda stagione. La situazione non è definitivamente chiusa perché il club biancorosso non ha ritirato la proposta se il giocatore del 1988 dovesse mutare i suoi attuali intendimenti. Sembra dunque esserci ancora margine per una inversione di rotta, così come accadde lo scorso anno nella trattativa con Kristjan Kangur ("no" sul primo assalto a metà giugno, poi "sì" a fine mese lavorando ai fianchi l'ala estone sia pur con un piccolo ritocco della proposta che stavolta è escluso al 100 per cento). Ora le parti si stanno guardando attorno: Ferrerò valuta alternative sul mercato della serie A - per il momento non ci sono comunque proposte diverse da quella di Varese - e il club di piazza Monte Grappa scandaglia il mercato italiano in tutti i ruoli, alla luce di un roster che al momento ha soltanto Aleksa Avramovic come certezza assoluta nello spot di cambio della guardia. Nel frattempo proseguono le trattative con Niccolò De Vico: l'ex capitano di Biella ha in mano la proposta "2+1" del club bianco-rosso ma sull'ala del 1994 avrebbero preso informazioni anche altre società (Cantù nel caso di formula 5+5 e Pesaro che però deve ancora sistemare la questione allenatore). Se dovesse diventare un'asta al rialzo la dirigenza di Varese potrebbe anche decidere di fare altre scelte. Anche perché gli italiani della panchina - Ferrerò e De Vico o chi per essi, più un altro giocatore di profilo inferiore - saranno ottavo, nono e decimo nelle gerarchie allo studio di Attilio Caja, e la società non vuole svenarsi per i giocatori di complemento in vista delle scelte chiave degli uomini cardine. Per questo motivo si cercano giocatori fortemente motivati a sposare la causa biancorossa da affiancare ai pezzi forti del quintetto, che accettino Varese per l'occasione offerta dalla società e da coach Caja più che per spinte meramente economiche. Potrebbe essere il caso di Stan Okoye, la 26enne ala nigeriana già vista in biancorosso nel 2014-15 (5.4 punti e 3.9 rimbalzi in 15.4 minuti): l'atleta del 1991 che nel 2016-17 ha ben figurato in A2 a Udine (17,5 punti e 8.6 rimbalzi col 40% su 5,3 tentativi dall'arco, fondamentale miglioratissimo rispetto al 4/12 totale da 3 di due anni fa) è un giocatore stimato per atletismo, energia ed alienabilità da parte del tecnico pavese (ma 7.9 punti e 5.1 rimbalzi nelle 11 gare finali del 2014-15) che lo considera con interesse per dare profondità e duttilità al parco ali. Sarebbe una scommessa "ragionata" a costi abbordabili su un elemento affamato e deciso a rigiocarsi la chance della serie A a Varese; e giocatori dal profilo tecnico ed economico di Okoye permetterebbero al club di piazza Monte Grappa di investire la fetta più importante delle risorse sulle conferme più auspicate (Eyenga, Anosike e lo stesso Maynor, che resta difficilissimo ma meno irraggiungibile di Dominique Johnson) o sugli eventuali sostituti delle tre "punte" attorno alle quali Coldebella, Bulgheroni e Caja vogliono costruire la nuova V