BASKET SERIE A DOPO UN CAMPIONATO MOLTO POSITIVO ARRIVA IL MOMENTO DEI BILANCI E DELLE PROSPETTIVE PARLANO DUE DEI PROTAGONISTI DEL SETTIMO POSTO Moore non tradisce mai «Sarei felice di rimanere» Futuro biancorosso «Società, squadra e coach Esposito hanno grandi meriti» Maurizio Innocenti RONALD MOORE ovvero l'uomo fidato di Vincenzo Esposito, il suo alter ego in campo, un fedelissimo. Il tecnico biancorosso l'ha avuto con sé a Caserta e in questi due anni a Pistoia a dimostrazione del feeling e della fiducia reciproca che c'è tra i due. Ronnie dopo due stagioni è diventato pistoiese d'adozione tanto che non rivederlo il prossimo anno farebbe un certo effetto per cui la speranza è che il play di Philadelphia continui a vestire la maglia biancorossa. «E' presto per dirlo - dice Moore - la stagione è appena terminata, ma ne parleremo presto. Amo Pistoia e mi piacerebbe molto rimanere». Moore è stato senza alcun dubbio uno dei protagonisti di questa grande stagione culminata col settimo posto che all'inizio pareva follia allo stato puro. «Sono molto felice del fatto che siamo riusciti a ripeterci, conquistare i playoff per due anni consecu- SPECIALISTA DEGLI ASSIST Moore, pistoiese da due anni tivi non è un risultato di poco conto né tantomeno scontato perché ogni anno la concorrenza è sempre più agguerrita e perché confermarsi è sempre difficile. Per questo voglio fare i complimenti alla squadra, alla società e naturalmente a coach Esposito». Ci mancherebbe mancasse il ringraziamento a Esposito. Il rapporto tra i due è talmente stretto che basta un'occhia- ta per intendersi anche quando si tratta di chiedere dei sacrifici, degli sforzi e dei cambiamenti. Moore quest'anno non si è limitato solo a fare girare la squadra a smazzare come sempre assist al bacio per i compagni, ma ha anche vestito i panni del realizzatore. Gli insoliti panni del realizzatore perché sotto questo punto di vista ancora non eravamo abituati a vederlo e alla resa dei conti i risultati sono stati buoni. Moore si è assunto ancora più responsabilità e lo ha fatto con il piglio del leader. «La differenza è che in questo tipo di squadra mi è stato chiesto di giocare in maniera più aggressiva, di attaccare di più il ferro e di prendermi maggiori responsabilità al tiro. Era questo il mio compito maggiore anche se ciò che riesco a far meglio sono gli assist». E allora speriamo che anche il prossimo anno Moore continui a fare assist con la maglia biancorossa, ad essere ancora l'uomo di riferimento di Esposito, un leader in campo e nello spogliatoio. L'importanza di Moore, infatti, si è vista anche fuori dal campo aiutando i giovani americani a inserirsi in un ambiente nuovo, a capire il nuovo campionato e cosa fondamentale a come si deve comportare un professionista. In poche parole Moore è stato fondamentale per cre