Peppe Poeta "Il nostro obiettivo per l'anno prossimo è arrivare ai playoff " JT* La Fiat in casa ha avuto una media di 3900 spettatori Un po' dalla famiglia. Un po' a Bologna, diventata sua residenza. E un po' a Torino. Peppe Poeta è stato capitano e simbolo della Fiat nella stagione appena terminata: ha giocato acciaccato, dolorante, con la schiena a pezzi e attaccata con il fil di ferro, si è fermato ed è ripartito. Credendoci sempre e chiudendo con 9,6 punti di media, 3,5 falli subiti e 3,4 assist in 25 partite: se la salute lo avesse assistito, i suoi 22,6 minuti di media avrebbero probabilmente reso ancora di più e magari la squadra avrebbe raggiunto i playoff. «Abbiamo dato il massimo. Non è bastato per raggiungere l'ottavo posto, ma di più davvero non sarebbe stato possibile». Torino però l'ha conquistato, «perché qui c'è davvero tutto per fare un bel salto di qualità. La gente è appassionata, il pa-lazzetto pieno è uno spettaco- lo e, insomma, non vedo l'ora di ricominciare». Prima, però, il giusto riposo. Utile per farsi passare tutti gli acciacchi che lo hanno condizionato e per ricaricare le pile. Aspettando la chiamata della nazionale, anche: «Ci conto, sì. Agli Europei vorrei partecipare. La scorsa estate, proprio a Torino, abbiamo sfiorato la qualificazione olimpica e fu quello il mio primo impatto con la città: positivo, certo. Adesso spero sia di nuovo tempo di azzurro: se poi Messina deciderà altrimenti, ne prenderò atto e guarderò avanti. Come sempre». Con ottimismo, anche. In una Torino rinnovata per forza di cose, con un nuovo allenatore e compagni che cambieranno in buona parte. «È presto per fare qualunque tipo di discorso. Intanto è giusto ringraziare chi era qui l'anno scorso e ha dato tutto per questa maglia. Il futu- Abbiamo dato il massimo ma non è bastato per l'ottavo posto Peppe Poeta Playmaker Fiat » ro lo scopriremo insieme, senza ansia. Ripeto: la società ha tutto per provare a piazzarsi stabilmente nell'elite del basket italiano. Banchi? Non abbiamo mai lavorato insieme, ma non ci saranno problemi». Il primo contatto avverrà domani, giorno della presentazione ufficiale del coach: da capitano, sarà presente anche il «Peppe nazionale». «L'anno prossimo i playoff non dovranno sfuggirci, l'ho promesso alla fine dell'ultima partita al Ruffini e lo ribadisco. Non ho dubbi sul fatto che sarà allestito un gruppo competitivo. Wilson? Spero resti, davvero. Ha talento e fisico clamorosi. Quando ha capito il tipo di basket che si gioca qui in Italia, è diventato quasi inarrestabile». Palla alla dirigenza, allora. Che al riguardo già si è mossa. Difficile, invece, che da queste pari si rivedano Wri-ght, Harvey, Washington, Whi- te e Hollins. [D. LAT.] © BYNC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI scienza a posto, testa alta e giocatori pienamente sintonizzati. I giocatori Tra questi ultimi, hanno contratto per la prossima stagione Poeta, Mazzola, Okeke e Alibe-govic: i primi tre, Banchi permettendo, sono certi di rimanere, mentre su Alibegovic permane qualche dubbio. Quanto agli americani, Wilson ha fatto innamorare di sé il Ruffini e drizzare le antenne a squadre con vetrina europea: si cercherà di trattenerlo, ben sapendo che il giocatore sogna ancora l'Nba. Se però la società dovesse davvero ricevere la wild card per partecipare all'Eurocup (la domanda è già stata inoltrata), anche le chance di trattenere il numero 0 aumenterebbero: fino a fine giugno, però, certezze a riguardo non ce ne saranno. © iy, ;.(.; r.ir.: z\ .."