BASKET L'INTERVISTA L'ATLETA STATUNITENSE ERA ARRIVATO A REGGIO A META' FEBBRAIO CON OTTIME REFERENZE MA NON E' MAI RIUSCITO A INCIDERE E A RENDERSI UTILE «Volevo più responsabilità» Jawad Williams saluta la Grissin Bon rammaricato e un po' arrabbiato Gabriele Gallo IN OGNI stagione quasi tutte le squadre hanno il loro "oggetto misterioso". Questo non certo gradito ruolo è appartenuto, nell'annata da poco amaramente conclusasi, a Jawad Williams. Arrivato in riva al Crostolo con un eccellente pedigree, in canotta biancorossa il buon Jawad non è mai riuscito, se non all'esordio nei quarti di finale di Coppa Italia contro Capo d'Orlando, a incidere. Di lui resterà il ricordo di un eccellente professionista, ma, probabilmente, ben poco altro. Ecco perchè è interessante sentire le sue impressioni prima del ritorno Jawad Williams in azione nei playoff Autocritico e polemico «Non sono soddisfatto di come ho giocato ma non ho potuto mostrare il mio reale valore» negli Usa e capire cosa non ha funzionato nella sua esperienza biancorossa. Williams, avrà avuto certamente sentore che nell'ambiente cestistico reggiano non si è rimasti molto contenti del suo apporto... «Se è per quello nemmeno io sono contento. Non sono per nulla soddisfatto di come ho giocato da voi a Reggio; c'è grande rammarico in me. Avevo molte aspettative su me stesso, volevo incidere, aiutare la squadra. Non ci sono riuscito e mi disoiace». Ritiene che avrebbe potuto essere utilizzato meglio? «No, onestamente no. Però avrei voluto maggiori responsabilità, per far vedere che cosa sono davvero in grado di fare come giocatore, mostrare quanto valgo realmente». Cosa si poteva fare di più verso la fine della regular-sea-son per arrivare in modo migliore ai playoff? «Direi che la sconfitta a Cremona è l'immagine più significativa del nostro ultimo periodo. Era evidente che non eravamo focalizzati e concentrati al 100% sugli obiettivi, quel match è stato illuminante in questo senso». Nella sfida con Avellino si poteva fare di più? Mancanza di concentrazione «La sconfitta a Cremona è stata l'immagine più significativa dei problemi che avevamo» «Era la squadra più forte del lotto dopo Milano, secondo me. Sono state tre partite con troppi alti e bassi per noi, come del resto tutta la stagione. Gara 1 di fatto non l'abbiamo giocata, la seconda l'abbiamo lasciata scappare via e a quel punto la serie aveva preso un indirizzo ben preciso». Dove si vede Jawad Williams l'anno prossimo? «Francamente non lo so. Di solito ricevo tante proposte, specie dall'estero, già in giugno, ed è