Monaldi saluta col sorriso: «Grazie Sassari» Il play di Aprilia: «Avrei voluto giocare di più, ma questa per me resta un'esperienza importantissima» » SASSARI Un lungo post sul suo profilo facebook per salutare Sassari, qualche rammarico per non essere riuscito a conquistare uno spazio importante e la certezza che si sia Uattato comunque di un anno utile per crescere. Le strade di Diego Monaldi e della Dinamo si separano dopo una sola stagione: il 24enne play di Aprilia, è sul mercato e alcuni giorni fa il suo passaggio a Pesaro veniva dato per fatto. «Di fatto non c'è nulla - dice - ci sono un paio di discorsi aperti e tra poco prenderò una decisione». Nel frattempo il film del suo anno sassarese scorre veloce nei suoi pensieri: 11 sole presenze in campionato, soltanto due gare vere giocate (19 minuti contro Pesaro, 13 a Cremona) e un po' di spazio in più in Champions League. Lasciando però sempre la sensazione di poter essere ben più di una comparsa. «Per me non è stata una stagione facile - conferma -, allenarsi e giocare poco o nulla è tremendamente difficile, perché non riesci mai a prendere il ritmo partita e nel momento in cui tocca a te non hai margini di errore. Quindi è difficile tenere botta a livello mentale, difficilmente quando sei sul parquet puoi essere sereno. Sarei ipocrita se oggi nascondessi il fatto che mi sarebbe piaciuto giocare di più. Ma nonostante questo non rinnego nulla e penso che questa esperienza mi tornerà comunque utile alivello personale». Nel suo post sui social ha ringraziato la società e il pubblico per il sostegno. «È la pura verità - conferma l'ex giocatore di Siena, Firenza, Casale, Bari, Reggio Calabria e Chieti -. I tifosi mi hanno sempre rivolto parole di sostegno, per tutta la stagione. Ho scoperto che Sassari è davvero una glande piazza, da questo punto di vista: penso al periodo nero di dicembre, quando dopo tante sconfitte, anziché trovale i tifosi fuori dal palazzetto a contestare, li trovavamo che cantavano cori di incoraggiamento. Queste cose un giocatore se le segna, difficilmente le dimentica. Ma anche in casa Dinamo mi sono trovato benissimo: con la società, lo staff e i compagni i rapporti sono sempre stati ottimi e ci siamo lasciati con il sorriso. In più ho fatto amicizia con un gruppo di persone straordinarie. Vado via per cercare spazio - conclude Monaldi -, perché è normale voler