Basket Cantù, il grande gelo Il legale di Charlie: «Ora parliamoci» Tra Recalcati e la proprietà il clima è a dir poco teso e gli sviluppi imprevedibili Storelli, legale del coach: «Momento molto delicato», cavagna apacinass Recalcati e Irina Gerasimenko «Vinca la saggezza, torniamo a parlarci» Basket serie A. Fiorenzo Storelli, legale di Carlo Recalcati, interviene in merito al "gelo" tra il coach e la società «Il momento è molto delicato, ma mi auguro che le parti vogliano serenamente giungere a riprendere i rapporti» FABIO CAVAGNA CANTÙ Il gi-ande freddo. Anzi, di più. Il gelo. Al momento, e ormai per la verità da alcune settimane, è come fosse ammantato di un profondo strato di ghiaccio il rapporto tra Carlo Recalcati e la proprietà Gerasimenko. E, naturalmente, viceversa Le parti non si parlano da tempo. Troppo tempo per non destare sospetti e timori su ciò che potrà essere. Lagoccia che ha fatto traboccare il vaso pare essere stata un'intervista che il coach canturino ha rilasciato ormai un mesetto fa al nostro quotidiano. O quantomeno sembra essere stato questo l'appiglio al quale Dmitry e Irina Gerasimenko abbiano fatto presa, e appello, per prendere definitivamente le distanze dall'allenatore che ha contratto con la società brianzola sino al giugno del prossimo anno. La ricostruzione I coniugi alla guida del club hanno contestato al proprio allenatore di aver leso l'onorabilità del club stesso avviando nei suoi confronti un procedimento di infrazione. A ciò che la società ha eccepito, la "controparte" poteva rispondere per iscritto oppure chiedere di essere ascoltata. Quest'ultima è stata la soluzione scelta e così martedì scorso si è registrato l'incontro al quale hanno preso parte Carlo Recalcati e il suo procuratore (che svolge peraltro anche la professione di avvocato) Fiorenzo Storelli da un lato e il direttore sportivo Pier Francesco Betti e il legale rappresentante del club Claudio Vassallo dall'altro. Ciò per quanto riguarda quello che è stato. E per quello che sarà? Intanto c'è da dire che dal giorno del "vertice" (eral'll luglio), il club ha venti giorni di tempo (e dunque sino al 311uglio) per comunicare la propria decisione alla controparte. Il ventaglio delle soluzioni è assai ampio: si va, infatti, dal non imputare alcunché (in sostanza si soprassiede) sino addirittura al licenziamento per giusta causa, passando via via attraverso il richiamo verbale, il richiamo scritto, la multa mediante trattenuta sulla retribuzione, la sospensione, con o senza retribuzione, nella misura massima di dieci giorni. Contro la (eventuale) sanzione irrogata, l'allenatore potrà ricorrere entro dieci giorni al Cpca, ovvero il Collegio permanente di conciliazione e arbitrato presso la Lega Basket che delibererà riguardo lafondatezza o meno delle "imputazioni" e dunque del provvedimento. «Sarebbe la prima volta» «Non entro nel merito della vicenda perché è estremamente spinosa, limitandomi a dichiarare che il momento è obiettivamente molto delicato - confessal'awoca-to Fiorenzo Storcili in rappresentanza del suo assistito Carlo Recalcati -. E questo è un dato di fatto. La settimana scorsa abbiamo avuto un incontro i cui contenuti però ovviamente nonposso riportare. Mi auguro tuttavia, molto francamente, che entrambe le parti vogliano serenamente giungere auna ripresa dei rapporti e a una serena prosecuzione. L'auspicio, davvero, è che sia la saggezza delle palli a prevalere affinché si possa giungere a una soluzione serena». Eppure, potrebbe incombere anche il fantasma di un licenziamento... Nellasualunga esperienza di legale le è mai capitato un episodio analogo? «Per quanto riguarda il basket- confida Storelli - ritengo si tratterebbe della prima volta in assoluta qualora loro prendano la decisione di fare un licenziamento per giusta causa». Cosa dice il contratto A tal proposito, il conti-atto collettivo degli allenatori professionisti stabilisce che il licenziamento in tronco può essere esemplificativamente deliberato nei seguenti casi: 1) uso di sostanze o metodi doping; 2) uso di sostanze psicotrope; 3) frode sportiva; 4) condanna apena detentiva per reati non colposi, passata in giudicato; 5) infortunio o malattia dovuti a un mese; 6) squalifica o squalifi- competizioni ufficiali; 7) grave e condotta sregolata dell'allenatore che che, nell'insieme di una sta- ripetuto inadempimento agli ob- o a sua cola grave, che dia luogo a gione, superi le 10 giornate di blighi nascenti dal contratto stes- un'inabilità di durata superiore a so. Carlo Recalcati e Irina Gerasimenko: i rapporti tra il coach e la presidente del club si sono pratica