SASSARI, L'OMAGGIO DELL'INTITOLAZIONE AL PALASPORT Devecchi: la curva D per Susanna L'addio alla supertifosa Dinamo malata di Sia. Tanti sì all'idea È un dolce abbraccio l'addio di Sassari a Susanna Campus, morta a 55 anni dopo venti di lotta contro la Sia. In tanti hanno affollato la chiesa di San Vincenzo, la Dinamo e la Torres hanno reso omaggio alla loro grande tifosa. E riscuote consensi la proposta della Nuova di intitolare a Susanna il settore D del PalaSerradimigni. DESSOLEAPAGINA32 L'ultimo commosso saluto alla guerriera Grande partecipazione ieri a Sassari ai funerali di Susanna Campus, amica dello sport e vittima - non sconfitta - della Sia di Giovanni Dessole » SASSARI L'addio della città a Susanna Campus è un dolce abbraccio dato a un'amica, umido di lacrime e carico d'affetto. In tanti affollavano il piazzale antistante San Vincenzo, la chiesa ad un passo dalla casa dell'orafa sassarese vittima della Sia ma diventata simbolo della lotta al male. Il suo funerale è un ritrovarsi di amici con cui lei stessa ha condiviso passioni e momenti di vita. Vita difficile, affrontata con piglio da pugile. Ma non solo. Ci sono tante persone comuni, ci sono compagni di scuola e coloro che l'hanno assistita e seguita in questi anni di dura battaglia. Ci sono tanti rappresentanti dello sport cittadino, c'era gente che la conosceva e altri che l'ammiravano pur senza mai averla incontrata. Ognuno ha la sua storia, il suo aneddoto, il suo ricordo che rimanda a Susanna e che trasforma la tristezza per la perdita di una persona cara, amica e di famiglia, nella consapevolezza di una libertà riconquistata. Ci sono tante sciarpe bianco-blu a colorare chiesa e piazza. I giocatori del presente e del recente passato Dinamo l'hanno ricordata con affetto fra post e messaggi, molti di loro non possono materialmente esserci, ma ci sono con il pensiero, stanno vicino a lei e alla sorella Immacolata. L'omelia è il racconto di vita di una guerriera, di chi non vole arrendersi e non accetta la resa: una regola che per Susanna valeva per tutti. Per gli altri malati di Sia incrociati e incoraggiati lungo il cammino, per chi con lei si confrontava quotidianamente e occasionalmente su temi più disparati, per le squadre di cui era tifosa, per chiunque pur avendo la fortuna di camminare e respirare ogni tanto diceva o forse soltanto pensava: "non ce la faccio". Le pareti di San Vincenzo raccolgono e rilanciano il messaggio: guai a disperdere gli insegnamenti che Susanna ha lasciato, guai a smettere di alimentare e coltivare le passioni che l'hanno animata. Il richia- mo, a tutti, è al compiere un forte e consapevole atto di responsabilità nel tenere in vita al sua memoria. Ma nel ricordo di Susanna c'è chiaramente spazio allo sport e all'ironia, come quando riferendosi al suo essere tifosa il celebrante dice "La Dinamo, la Torres, la Ferrari...e la Juventus. Nemmeno Susanna quindi era perfetta: era juvenri-na", recependo in pieno lo spirito e la verve con cui lei affrontava le cose e parlava di sport e di sportivi. Dopo il pianto però il volto si distende, perché alla mente ritorna il sorriso di quella piccola grande donna riuscita a superare il limite della malattia. Susanna, in barba all'immobilità, ha sbattuto in faccia a tutto e a tutti il suo essere forte, il suo essere presente, oltre tutto e contro tutto. Oltre la sofferenza della malattia, oltre i tentacoli che la tenevano imprigionata a letto e sulla sedia a rotelle ma non le impedivano di uscire e vivere le sue passioni. Passioni vive, ancora oggi. Assieme a lei, nel suo ricordo. Un momento dei funerali di Susanna Campus ieri nella chiesa di San Vincenzo a Sassari Intitolarle il Settore D? La risposta è un coro di sì La proposta della Nuova riscuote consensi. Capitan Devecchi: «Un modo per tenerla più vicina a noi» Intitolare il settore D del Pala-Serradimigni alla super tifosa Susanna Campus? La risposta è si! La proposta parte dalle colonne della Nuova Sardegna, sul web diventa virale, rilanciato su pagine, gruppi e profili dei supporter della Dinamo. Il capitano biancoblù Jack Devecchi non ha dubbi: «Susanna è stata un esempio per tutti, nello sport e nella vita. La ricordo con grande affetto e onorarla intitolandole un settore del suo palazzetto sarebbe un bel modo per tenerla ancora più vicina a noi». Intanto il passaparola corre su facebook: la notizia pubblicata ieri sul sito ufficiale del giornale viene condivisa oltre centinaia di volte in batter d'ali. Massimo la posta su Dinamo Sassari Fans Club, like e emoticon parlano chiaro, i commenti ribadiscono il concetto: «Doveroso» scrive Tiziana, «Ne sarebbe orgogliosa» aggiunge Caterina, «Assolutamente d'accordo» aggiunge Valentina a rafforzare un ' idea che vuole diventare realtà. Marco, nel giorno della scomparsa, scriveva così: «Ho pensato di portarti il cartello in modo che potesse rimanere per sempre con te -. Il cartello con su scritto "Dinamo, Susanna è con te" ha fatto il giro dei palazzetti d'Italia e d'Europa - ma non credo sarebbe stata la cosa giusta, credo che il tuo posto sia in settore D: per me quello era e sarà per sempre il tuo settore: Settore D Susanna Campus. Per questo continuerò a portarti, tutte le partite, sulla stessa ringhiera in modo che tu possa continuare a essere sempre vicina alla squadra e ai tuoi ragazzi». Su Dinamo Sassari officiai, pagina ufficiale del Banco, in tanti rendono omaggio a Susanna. Uno degli ultimi post è di Vittorio: «Sono d'accordo a intitolare la curva D a Susanna, spero che si possa fare senza indugi e problemi». Il popolo della Dinamo si è espresso, in attesa che dalle parole si passi a un ri