«LA NBA MI VOLEVA, HO DETTO NO» Basket Melli: «Punto a vincere l'Eurolega con il Fenerbahce. La nuova Grissin Bon vi farà divertire» Andrea Russo QUANDO il basket chiama, Reggio risponde. In modo, a volte, sorprendente. Quattrocento persone hanno affollato, lunedì sera, l'affascinante cornice dei Chiostri cinquecenteschi di San Pietro per ascoltare Dan Peterson, Cecilia Zandalasini e Nicolò Melli intervistati dal giornalista Lorenzo Dallari. Non sono mancate, però, In tanti sono rimasti fuori Troppe persone, polemiche e rabbia. Dan Peterson: «Sto facendo il tifo per Reggio» a inizio serata, e successivamente sui social, polemiche sull'organizzazione da parte dei tanti appassionati rimasti fuori a causa della ridotta capienza della sede dell'incontro. La serata si è aperta con Nicolò Melli, fresco acquisto del Fenerbahce di Zelimir Obradovic, che ha parlato delle sue scelte e della sua carriera. «Avevo un'offerta importante anche in NBA (Atlanta Hawks ndr), ma quando ti chiama il miglior al- lenatore d'Europa per giocare nella sua squadra non puoi dire di no. Sogno di vincere l'Eurolega fin da bambino, perciò voglio realizzare questo sogno prima di fare il grande salto oltreoceano. Bam-berg? Mi sono trovato benissimo, una città che vive di pallacanestro. Ho imparato anche il tedesco, ma ora non chiedetemi di studiare il turco...» ride Melli che poi parla anche della Pallacanestro Reggiana. «Questa città sarà sempre casa mia, dove è iniziata la favola di quel bambino che dal minibasket arriva a giocarsi la Serie A con la maglia biancorossa. So che oggi i tifosi sono scettici per quanto riguarda il mercato, ma io credo che questo nuovo nucleo italiano li farà divertire. A Mussini (presente fra il pubblico ndr) e Candì io darei più di una possibilità». AD ERGERSI a protagonista della serata è stato poi Dan Peterson, che ha raccontato una serie di aneddoti divertenti, come quando i cileni lo accusarono di essere un agente della CIA nel golpe Pi- nochet («Se così fosse gli USA mi devono due anni di pensione!») e il ricordo degli anni di Bologna e della Milano di D'Antoni, Mene-ghin e Premier. «Negli ultimi anni ho fatto il tifo per la Pallacanestro Reggiana per la filosofìa di puntare sui giocatori italiani proprio come una volta. D'Antoni rimase nove anni a Milano, Meneghin sei, mentre oggi per tutte le squadre ogni stagione è l'anno zero. Per questo penso che Reggio meritasse di vincere quella finale contro Sassari...» ANCORA visibilmente delusa per il triste epilogo dell'Eurobasket femminile è Cecilia Zandalasini, che presto potrebbe ricevere una chiamata dalla WNBA, l'NBA femminile. «Se arrivasse quella telefonata, volerei in America. E' un mondo diverso, quasi un universo parallelo - confessa la gioca-trice di Schio -. Essere inserita nel miglior quintetto dell'Europeo mi ha lasciato a bocca aperta. Un sogno? Raggiungere le Olimpiadi con la maglia della Nazionale: sarà molto diffìcile, ma ci proveremo». A conclusione della serata, i protagonisti si sono concessi agli appassionati per selfie, foto e autografi, con la Zandalasini richiestissima da tanti tifosi reggiani, segno che il basket femminile sta veramente crescendo passo dopo passo. «affiggasi__dma Milano offre Cerella alla Grissin Bo