«SE TI CHIAMA CANTÙ NON CI PENSI TROPPO E RISPONDI PRESENTE» L'INTERVISTA ANDREA CROSARIOL Nuovo centro Pallacanestro Cantù «Soddisfatto e felice, cercherò di contribuire con la mia professionalità» FABIO CAVAGNA primi rudimenti al PetrarcaPa-dova. Dopo gli approcci iniziali, via dapprima verso Piove di Sacco - provincia patavina - e poi Treviso nel rigoglioso settore giovanile dell'allora Sua Maestà Benetton. MailVeneto, eaddirittura l'Italia, gli vanno evidentemente stretti se ancora minorenne saluta il nostro paese per imbarcarsi alla volta degli Stati Uniti. High school e college negli Usa (dove il fratello è ricercatore alla Pennsylvania University), terra dalla quale farà poi ritorno in patria conunalaureain Criminologia Si riaccasa a Treviso giusto in tempo per vincere lo scudetto (pur nondaprotagonista) del 2006 prima di riprendere il viaggio: Bologna, Roma (in un paio di momenti diversi), Avellino, Pesaro, Venezia, Reggio Calabria e Pistoiale stazioni toccate all'interno dei confini, Oldenburg (Germania) e Wlo-clawek (Polonia) gli approdi in terra straniera Non s'è fatto davvero mancare praticamente nulla Andrea Crosariol, dall'A2 reggina all'Eurolega con tre squadre di-verse.Eil32enne2.10milanesedi natali ora si è regalato Cantù. «Cantù è la storia - confessa -quando ti chiama magari fingi di pensarci su un attimo ma in realtà dubbi non ne ho mai avuti. Accettando pressoché al volo. E ora eccomi qui, accanto aDavid (Cour-nooh, ndr), mio compagno la sta- gione scorsa a Pistoia che mi aiuterà a introdurmi meglio nell'ambiente». Bene perCantù.ma perché dopouna stagione molto positiva a Pistoia (10,3 puntie5,8rimbaizidimediaa partita) non è rimasto alla The Flexx? Eunadomandachedovrebbepor-realoro...Diciamochefapartedel gioco. Può stupire, ma in verità non mi stupisco più di tanto perché non sono nuovo del mestiere e so come vannoalcune volte certe cose. Dopouna breveparentesi a Venezia, dal 2014 lei era come se fosse uscito dai radar prima di essere chiamato all'inizio del campionato scorso da una Pistoia che dopo l'infortunio di Marcus Thornton,si ri trovavainuno stato d'emergenza. Ero finito inA2 (aReggioCalabria ndr) ma poco prima aveva fatto bene in Germania e in Polonia Probabilmente, il fatto che fossi lontano aveva f atto percepire che potessi conoscere una sorta di declino. Ma io sapevo che non era così. E infatti l'anno scorso credo di aver giocato al meglio, offrendo un solido contributo allasquadra Per meritodichi.oltre naturalmente al suo? Dell'ambiente, del gruppo che si è formato e di coach Esposito che ha utilizzato alcuni giochi in grado di farmi sentire protagonista. Ovvero? Ormai da tempo in Italia si gioca praticamente solo il pick'n'roll mentre lui ha inserito diversi schemi nei quali dare palla alpost basso. Ame appunto. Dopodiché io potevo ribaltare il gioco per i compagni oppure diventare pericoloso dopo aver messo palla a terra Insomma unsistema di gioco all'interno del quale mi trovo più a mio agio. Edireche, inizialmente, leieraarriva-to alla The Flexx con un contratto di unmese...Potevaessereconsiderata una scommessa? Loro avevanobisognourgente di un lungo e io, pur continuando ad allenarmi e sentendomi informa ero senza squadra Non mi sono posto ilproblemarelativoaciòche sarebbe potuto accadere al termine di quel mese. Ero sereno, ho fatto subito molto bene e così mi sono meritato il prolungamento sino al termine della stagione. Ora passa da Enzino Esposito a Carlo Recalcati. Già il fatto di venire in un club come Cantù rappresenta una grande soddisfazione, se poi aggiungiamo che troverò Carlo allo-rale motivazioni aumentano. Conosco bene sia Charìy sia il suo modo di lavorare e so che c'è stima da parte suaneimieiconfronti.Da pai-te mia neppure a parlarne... Sono già stato al suo servizio tanti annifainNazionalequandoluiera ctdellTtalia, mainuna squadra di club si tratta della prima volta. Nel suo palmaresc'è anche uno scu-dettoagliinizidellacarriera professionistica inltalia.Daalloraquantoè cambiato l'uomo Andrea Crosariol? Sono cresciuto, maturato e mi sento più tranquillo. Riesco a gestire meglio certe situazioni dentro e fuori dal campo e riesco a prendere le cose conpiùserenità. Nella sua lunga carriera, oltre a un paiodiesperienzeall'estero.cisono un sacco di città diverse cambiate. Non riesce proprio a mettere le radici in uno stesso luogo? In effetti no. Si tratta di un limite o di un pregio? Non saprei. Per fortuna sono un ragazzo e un giocatore che si sa adattare in tutti i posti. E dunque non mi faccio problemi perché lo trovo assolutamente indifferente. Se poi troverò un posto in cui star bene e trascorrere qualche anno vorrà dire che finirò di fare il viaggiatore. Aldifuoridelcampo.dileisisapoco. Da sempre. È perché sono uno a cui piace stare per i fatti suoi. E meno si parla di me meglio è e meglio sto. Se la sente di fare un'eccezione? Confesso di essermi sposato da poco. Da poco quanto? H1° luglio il matrimonio con Alessandra, una ragazza sarda. E proprio inSardegnaabbiamo trascorso la luna di miele. Edell'imminenteviaggiodinozzeche si appresta a fare con Cantù? Meno si lanciano proclami e meglio è. Ma posso dire che vengo a Cantù con molto entusiasmo, sperando di continuare quanto di buono ho combinato l'anno scorso e contribuendo aportare lo stesso apporto alla squadra E alla mia professionalità abbino a questa nuova avventura anche la mia grande felicità.