Basket Trofeo "Sant'Ambrogio": i neroarancio si aggiudicano il tabellone di Serie A2 dominando Napoli Viola forza 15, l'Orlandina fa un passo indietro La squadra di Calvani stronca l'ex Ponticello con la difesa, i paladini subiscono una dura lezione da Cantù '- --* t- ,*=>v dV=^ **"- Trofeo "Sant'Ambrogio". La premiazione della Viola Reggio Calabria vincitrice del torneo di A2 Viola 84 Cuore Napoli 58 Viola: Roberts 13, Pacher 18, Fabi 17, Passera 4, Taflaj 2, Rossato 11, Benvenuti 8, Agbodan 2, Stepanovic, Baldassarre ne , Caroti 6, Marino 2. AH. Calvani. Cuore Basket Napoli: Malfettone 2, Carter 21, Ingrosso 9, Lepre 2, Mastroianni 2, Mascolo 2 , Ronconi 1, Sorrentino 16, Vangelov 5, Maggio. Ali. Ponticello. Arbitri: Praticò e Migliaccio. Parziali: 30-15, 55-29,73-42. REGGIO CALABRIA. E son quindici. La Viola mette un'altra tacca nell'albo d'oro del"Sant'Ambrogio" regolando con agio una delle prossime avversarie in stagione regolare. Vittoria mai in dubbio, dai contorni anche ampi, ancora una volta è la prestazione a strappare applausi e fare esaltare i tifosi. Napoli si deve arrendere al cospetto della mastodontica energia difensiva dei reggini (ancora senza Baldassarre), parsi davvero di un altro passo rispetto ai campani, privi diNikoliceVucic. La Metextra parte col quintetto iniziale visto nella prima sfida con Trapani (Passera, Roberts, Fabi, Pacher, Benvenuti), Napoli schiera Maggio in regia, Carter e Mascolo, Mastroianni e Ingrosso in vernice. Fabi suona il primo squillo di tromba, la difesa risponde presente col primo recupero che poi diventa tripla realizzata da Roberts (5-0). Al gioco da tre punti di Pacher (canestro e libero) che vale l'8-O, Ponticiello chiama time out e le sue urla sovrastano la colonna sonora della pausa. Benvenuti (10-0) e l'aggressività neroarancio non tengono paura, Carter dopo 150" rompe il ghiaccio I due stranieri Roberts e Pacher insieme con capitan Fabi immarcabili per i campani per gli ospiti (13-2 al 4' con seconda granata di Roberts). Benvenuti, Rossato e Roberts scrivono il+16 (19-3), Calvani ruota tutti gli uomini. C'è posto per Abogdan e Stepanovic, Ponticiello spolvera la "zone press" per rallentare l'attacco della Viola, che arriva subito al bonus dando la possibilità a Napoli di avvicinarsi (19-9). Caroti trova la tripla dopo unabuona circolazione di palla, Rossato è un mastino che raccatta ogni pallone difficile (30-15 al 10'). Per i cultori della difesa, la Viola di Calvani costituisce la più bella espressione di preseason: è un piacere vederla aggredire ogni palla come se fosse l'ultima, quasi naturale che poi Taflaj dalla lunga e Pacher in sottomi- sura arrivino addirittura sul + 23 (38-15 al 13'). Cartertenta di ridurre il gap, Roberts delizia la platea con un assist no-look strappa-applausi (c'è spazio pure per l'under Marino, il decimo a toccare il parquet in 14'). Sorrentino tiene a galla Napoli con due iniziative degne di nota (43-28 al 18'), la tenacia di Ag-bodan e la tripla di Fabi segnano ventello (51-29), anche se l'ultimo minuto di Roberts vale il prezzo del biglietto: schiacciata in contropiede, stoppata d'alto livello e tripla di accompagnamento all'intervallo (55-29). Al rientro dal riposo i ritmi si abbassano, Napoli trova qualche buono spunto, ma Rossato tiene la spina sempre accesa e Caroti doppia gli avversari in sospensione (60-30 al 24'). Nonostante le continue rotazioni i neroa-rancio non calano, addirittura con Fabi toccano il +32 (gioco da "quattro" con bomba e libero) , agli ospiti non resta che affidarsi alla grinta di Carter e Ingrosso (73-42 al 30'). Nell'ultimo quarto tanto "gar-bage time": spazio per gli under Stepanovic e Marino, anche Ponticiello guarda in fondo alla panca per dare minuti ai giovanissimi Lepre e Maffettone. < Valerio Chiné Red October Cantù 83 Capo D'Orlando 62 Cantù: Smith 19, Culpepper 8, Pappalardo, Parrillo 5, Tassone 6, Crosariol 3, Maspero 11, Raucci 8, Chappel 20, Vai. AH. Bolshakov. Be-taland Capo d'Orlando: Alibe-govic4, Ihring5, Inglis 5, Kulboka 9, Laganà ne, Atsur 8, Strautins 4, De-las 11, Edwards 12, Ikovlev 4, Wo-jchiechowski. AH. Di Carlo. Arbitri: Nocera e Micino. Parziali: 24-20, 52-36, 73-51. REGGIO CALABRIA. Una sconfitta che fa male, un passo indietro sul piano del rendimento rispetto alla prima gara contro Brescia che si aggiudica la rassegna di serie A del "Sant'Ambrogio". Eppure parte bene la Betaland di Di Carlo, tanta velocità e molta intraprendenza in attacco. Col passare dei minuti la difesa canturina inizia a mettere maggiore pressione e i siciliani col solo Atsur non riescono a tenere botta. Sul finire del primo quarto inizia il crescendo lombardo che diventa break nel secondo periodo. Cantù piazza la tripla del 34-25 con Culpepper, l'Orlan-dina reagisce con Strautins, poi Smith con due percussioni consecutive tiene le nove lunghezze di margine per il 43-34 (18'). I "piccoli" di Cantù sono più veloci e quando non puniscono direttamente, scaricano per Chappel che sembra in giornata, ancora Smith porta la prima doppia cifra di margine (47-36). Atsur perde palla e per frustrazione commette un antisportivo che Davide Raucci punisce con un solo libero realizzato (48-36 al 19'), Maspero in vernice e Raucci con un altro recupero difensivo, chiuso in contropiede, allungano la forbice (52-36) all'intervallo. Ti aspetti un'Orlandina più determinata, in realtà è sempre Cantù a menare le danze. Maspero dalla lunga distanza infila il 62-44, Strautins prova a rispondere dall'arco ma non prende neanche il ferro. L'emorragia paladina è difensiva, anche perché in vernice tra Crosariol e Inglis c'è un abisso di differenza soprattutto in termini di utilità. Ikovlev spalle a canestro interrompe il digiu- no, ma anche quando Cantù non realizza, trova il secondo possesso dal rimbalzo lungo e si trova avvantaggiata nel gestire un nuovo attacco. Applausi all'azione dell'asse Cul-pepper-Maspero, con l'assist vincente a favore dell'ultimo per il nuovo +18 (65-47 al 26'). Chappel infila il diciottesimo punto con una tripla in uscita e per coach Di Carlo è buio pesto (68-47). Time out con ramanzina, che evidentemente serve: Kulboka dall'angolo mette labomba che rompe l'incantesimo (68-50). Troppo poco. Ihring si prende un buon fallo su una penetrazione ad alto quoziente di difficoltà, ma realizza solo un libero, sul ribaltamento Okilievic si prende uno sfondamento di astuzia ma le difficoltà in attacco sono fin troppo evidenti. Maspero e Culpepper (tripla) ripristinano il ventello di vantaggio allo scadere della terza sirena (73-51 al 30'), nell'ultimo quarto si allenta la morsa. Dopo il sedicesimo punto di Smith (75-51) il match cambia intensità, la Betaland si affida ad Edwards che prima sbaglia un appoggio semplice, un minuto dopo mette la tripla dall'angolo dopo aver costretto al terzo fallo Maspero (75-56 al 33'). Inglis si fa fischiare tecnico e Cantù approfitta per allungare con Chappel (83-62) e chiudere la gara senza patemi. < (v.c.) Un black-out nei due quarti centrali costa un pesante passivo