Più italiani in A, Petrucci detta la sua linea consiglio federale Luxury tax per chi sceglie gli stranieri: oggi riunione a Roma Gianni Petrucci mette sul piatto la sua ricetta per invertire il trend negativo del basket italiano. Il presidente della FIP riflette su una rivoluzione articolata in diversi punti per cercare di rilanciare il movimento tricolore dopo 13 anni di digiuno: oggi il massimo dirigente federale ha convocato i suoi consiglieri - tra cui il presidente di Legnano - Marco Tajana - per fare il punto della situazione. I dettagli pratici saranno svelati soltanto nel corso della riunione di Roma, ma sembra palese la volontà di incentivare il reclutamento giovanile per aumentare la quantità e la qualità del prodotto italiano e, contestualmente, porre un freno all'invasione di stranieri in serie A (l'Italia è seconda solo alla Spagna - 8 stranieri ammessi contro 7; sono 6 in Grecia, Germania, Turchia e Francia). Iniziativa che si scontra con le regole dell'Unione Europea sulla circolazione dei lavoratori professionisti; a meno di un "patto di sindacato" tra FIP e Lega Basket, accettando un gentleman's agreement sul taglio dei posti non italiani. L'alternativa sarebbe quella di puntare sugli incentivi anziché sugli obblighi, aumentando sensibilmente i premi per chi fa giocare i prodotti dei vivai tricolori attraverso una luxury tax per le società che scelgono gli stranieri per essere competitive in Europa (quest'anno Milano ne ha 11 sotto contratto, 4 dei quali in campionato dovranno andare in tribuna...). Di certo Petrucci (foto) sembra deciso a proporre rifo