Basket
Cantù, il sindaco: «Sono preoccupato Parlerò con Dmitry»
Dopo il caos, le separazioni e il silenzio della società, interviene Edgardo Arosio: «Ho vissuto momenti simili, spero finisca bene» CATTANEO APAGINA53
Edgardo Arosio bartesachi
Qui Cantù
Il Comune e la proprietà
Arosio: «Preoccupatoperilbasket Pronto aincontrare Gerasìmenko»
Caso Pianella. Il sindaco:«Ho vissuto momenti così con Polti nel '99, spero finisca ancora bene» «Avrei già voluto parlarecon la presidente, finora non èstato possibile. La mia porta? È aperta»
CANTÙ
La partita che si sta giocando è di quelle difficili davvero, e il Comune la può guardare solo da bordo campo, anche se è disponibile a fare la propria parte al massimo.
Partita pe r il futuro della Pallacanestro Cantù, che sta vivendo una fase complessa, tanto che persino la voce degli Eagles, che vivono di pane e basket, si è alzata in un grido di dolore.
E il progetto per la riqualificazione del Pianella, al momento, rallenta molto la sua corsa, anche se, stando a quanto trapela da Red October Italia, la società che se ne sta occupando, si continua a lavorarci. Il sindaco
Edgardo Arosio ha già attraversato una fase burrascosa in prima persona, quando, con lui sindaco, nel 1999, la Scavolini Pesaro era già pronta per acquistare i diritti della Pallacanestro Cantù ma Francesco Corrado, in una serata che il primo cittadino ancora ricorda bene, rilevò la squadra da Franco Polti e la mantenne qui.
Il precedente
«In una giornata riuscimmo a evitare che i diritti prendessero la strada per Pesaro - rievoca -voglio augurarmi che, come allora, possa esserci una conclusione positiva».
Non lo nega però, le condizioni sono mutate: «Io sono vicino ai tifosi - prosegue il sindaco - e alla squadra. C'è una proprietà diversa rispetto al passato. Ho chiesto loro un incontro, ma, per impegni della presidente, è stato annullato alla vigilia di queste problematiche emerse». Preoccupato? «Certamente esprimo anche io un po' di
preoccupazione - continua -perché finora nessuno è venuto a dirmi che tutti i fatti di cui leggo sui giornali sono solo una bolla di sapone».
La squadra è di proprietà di privati e il palazzetto si trova nel territorio di Cucciago, ma la Pallacanestro Cantù è uno dei patrimoni più importanti della città del mobile. «Da parte del Comune - sottolinea Arosio -c'è lo stesso spirito di 20 anni fa, saremo a fianco dei tifosi, sia per il passato glorioso di questa squadra sia per il futuro che tutti vogliamo abbia. Non sottovaluto nulla, vorrei potermi sedere a un tavolo, la mia porta è aperta Vediamo. Considerando anche che oggi siamo non più direttamente coinvolti perché il palazzetto non si trova sul nostro territorio comunale».
Le possibilità
Quello che l'amministrazione canturina può fare è agevolare il più possibile la viabilità attorno al futuro Pianella, e l'intenzione
è farlo.
Anche il vicesindaco Matteo Ferrari non nasconde che il clima non sia dei più sereni, benché nessuno, finora, abbia interpellato il Comune e le notizie in merito a quel che sta accadendo in casabasket Cantù vengono apprese dai giornali. «Siamo preoccupati - dice - come lo sono tutti i canturini, ma siamo anche consapevoli che questa è una situazione in merito alla quale ci mancano dei passaggi, il che viene lamentato da più parti. La speranza è che la soluzione arrivi e che l'attuale società risponda a tutti i canturini».
L'interesse di tutti è salvaguardare un pezzo fondamentale della tradizione cittadina: «Quello che leggiamo sui gior-
nali non ci fa stare tranquilli -ammette - ma non abbiamo molti elementi oggettivi. Oggettivo è che c'è una proprietà che ha acquistato una squadra, che sta giocando, e che ha acquistato anche un palazzetto per ampliarlo».
E conclude: «Ci auguriamo che vengano ascoltate le indicazioni e le richieste della tifoseria e della compagine dei soci». Silvia Cattaneo
¦ Il vicesindaco Ferrari in ansia «La pallacanestro è un patrimonio per questa città»
Il presidente della Pallacanestro Cantù, Irina Gerasim