Pallacanestro a Cantù Ottanf anni dì storia in un album dì figurine L'evento. L'iniziativa di Charturium: in edicola da sabato La presentazione davanti a 30 ex campioni del basket Della Fiori, gag su Recalcati: «Non passava mai la palla» CANTÙ Emozioni, ricordi e tanta passione. Metti una serata con una trentina di ex della Pallacanestro Cantù e il risultato non poteva essere diverso. L'occasione era il lancio dell'album delle figurine "Pallacanestro a Cantù". Realizzato dall'associazione Charturium, vuole essere una raccolta di oltre 80 anni di legame tra il basket e la città. Un album che sarà in vendita da sabato 23 in tutte le edicole di Cantù e in alcune del comasco. La serata è stata moderata dal giornalista Edoardo Ceriani, che ha intervistato molti dei presenti. Roberto Allievi ha voluto ricordare il "modello" Cantù, il College e come il Sciur Aldo abbia sempre lavorato prima sull'uomo e poi sul giocatore. Aneddoti e ricordi Momenti di commozione ma anche di tanto divertimento, coi alcuni ex che sono tornati a scherzare come ai tempi dello spogliatoio. «Recalcati non la passava mai, tirava sempre e ci lasciava le briciole», ha detto Ciccio DellaFiori. Charlie Recalcati ha ribattuto ricordano i blocchi invisibili di Ciccio: «Faceva il movimento, così il coach non poteva dire che non aveva bloccato, ma alla fine non servivano a niente». La telefonata di Mannion Pierluigi Marzorati ha parlato dello spirito di Cantù: «Ricordo gli anni della Forst. Gli sponsor ci sceglievano per quello che Cantù rappresentava in Italia e in Europa». E' passato anche chi non si vedeva da un po', comeAlberto Merlati che con De Simone e Burgess fece parte del "Muro di Cantù" che vinse il primo scudetto targato Oransoda: «Avevamo imparato a conoscerci e rispettarci, coi nostri pregi e i nostri difetti. Accettavamo l'altroeque-stafu l'arma che ci fece vincere». La sorpresa è stata poi la telefonata di Pace Mannion, in diretta dall'Arizona, che ha salutato i presenti: «I ricordi che mi legano a Cantù sono tantissimi, so che nell'ultimo periodo le cose non stanno andando benissimo, ma mi auguro con tutto il cuore che tutto si risolva presto». Gli anni recenti li ha invece raccontati Alessandro Corrado: Mio padre fece un grosso sforzo economico per salvare il basket, i primi anni, con solo due stranieri facemmo moltafatica. Poi, grazie a Bruno Arrigoni portammo qui molti talenti e vincemmo anche una Supercoppa». C'è stato poi il tributo alla Briantea 84, col capitano Ian Sa-gar, un canturino vero: «Vengo dal nord dell'Inghilterra, ma ormai la mia casa è qui. E' un posto magnifico dove si respira davvero il basket, non ho mai visto niente del genere. Ho passato qui 5 anni, voglio rimanere per altri 50, quando sono in giro per l'Italia e mi chiedono da dove vengo, io rispondo che sono canturino». Tutto in 130 figurine Insomma, tanti, tantissimi ricordi. Molti sono finiti sull'album: «Non è stato facile mettere insieme tutto in sole 130 figurine. Ognuno ha un idolo, un ricordo particolare che lo legherà per sempre alla squadra. Abbiamo tentato di accontentare tutti e sono sicuro che apprezzerete l'album» ha chiuso il Presidente di Charturium, Mario Borghi. Alessandro Camagni La foto di gruppo con gli ex campioni del basket a fine serata La presentazione dell'album. Al centro Pierluigi Marzorati La Ford, v