Zak Irvin torna a casa: «Siamo delusi e sorpresi scelta incomprensibile» ¦ Pesaro UN FULMINE a del sereno. Lunedì mattina Zak Irvin si è presentato in sede anziché all'allenamento comunicando alla società che voleva tornare a casa. Vani i tentativi di convincerlo a recedere dalla sua posizione: ieri pomeriggio l'ex Michigan era già in volo per gli States. La società, dopo aver tamponato la verità nel pomeriggio di lunedì adducendo un'influenza, ha diramato ieri un comunicato stampa nel quale si legge che «per motivi incomprensibili, e senza alcun segnale d'insofferenza, Irvin ha deciso di abbandonare Pesaro nel pomeriggio, interrompendo così il suo rapporto professionale con la società». Il presidente Ario Costa così commenta l'episodio: «Sono rimasto profondamente sorpreso e deluso della decisione di Zak al quale, come nostra consuetudine, abbiamo fornito tutte le attenzioni e la totale disponibilità, sin dal primo giorno del suo arrivo in città. Mi DI NUOVO SUL MERCATO ROSS SAREBBE IL TASSELLO GIUSTO. OFFERTO GADDEFORS MOORE E LOVING, ROOKIE DOC rimane il suo ultimo messaggio nel quale, riconoscendo la nostra estrema professionalità, si scusa profondamente per il disagio che ci sta causando». La società aggiunge che «si riserverà di intraprendere tutte le azioni del caso, al fine di tutelare la propria immagine» e anche che «lo staff tecnico, di concerto con il direttore sportivo, sono già al lavoro per trovare il miglior sostituto». IMPRESA non facile, perché in questo periodo della stagione trovare la pedina adatta ancora libera è arduo, soprattutto se, come la Vuelle, la disponibilità economica non è infinita. Il tentativo, dopo quanto accaduto, sarebbe quello di non prendere un altro roo-kie, perché i tempi di ambientamento sono esigui. In proposito, sono già cominciati a rimbalzare i primi nomi: quello di Laquinton Ross è il primo spuntato all'orizzonte, non solo perché la sua somiglianza con Irvin è marcata, ma perché le caratteristiche tecniche sono giuste. A questa squadra serve assolutamente un giocatore bidimensionale, che possa coprire sia il ruolo di ala piccola che, in certi frangenti, di ala forte. Ross ha dato dei problemi qui, è vero, ma alla fine è stato gestito e ha fatto vincere partite importanti. Altro uomo che si ambienterebbe in fretta, è l'ex Virtus Gaddefors, fra l'altro comunitario, dunque non bisognoso del visto. Che, comunque, non dovrebbe essere stato bruciato perché i giocatori, come d'abitudine, vengono tesserati a ridosso del campionato. Se possibile niente rookie è la propensione sul mercato, ma i due che sono usciti adesso dai camp Nba non sono male: Jalen Moore, tagliato dai Bucks dieci giorni fa, e Marc Loving, prodotto di Ohio State (come Ross) adesso sarebbero pronti a varcare l'oceano. Elisabetta Ferri Il presidente Costa «Aveva avuto tutte le attenzioni possibili, sin dal primo giorno Si è scusato, ma ci crea disagio» BR