BASKET SERIE A TERZA SCONFITTA IN FILA CON L'ORGANICO RIDOTTO DALL'ADDIO A CAPITAN ROSSELLI I BIANCONERI RIBALTANO IL MATCH DOPO L'INTERVALLO, MA NELLO SPRINT PAGANO DAZIO ALL'IMBATTUTA CAPOLISTA Difetto Virtus: non sa vincere in volata Un bolognese premia Brescia Una magìa di Luca Vitali a 2 secondi dalla fine castiga ancora la V nera estate che il resto della squadra lo si sarebbe dovuto costruire in modo non canonico, ma nulla nasce per caso e soprattutto gli equilibri vanno provati e riprovati fino a quando non riescono. UN'OPERAZIONE che la panchina bianconera non è riuscita a mettere in pratica e di cui ora sta pagando il conto, viaggiando sempre a singhiozzo. L'analisi non sarebbe completa se si spendessero due parole anche sugli arbitri: Brescia dai tempi della serie A2 si porta dietro l'arma della provocazione, o i fischietti hanno il carattere per gestire la situazione oppure fischiare 7 tecnici (4 per la V nera e 3 per gli ospiti), serve solo ad accendere ulteriormente gli animi e a incattivire una partita che già alla vigilia si sapeva non essere tra le più facili. In tre occasioni i lombardi vanno a +9 (20-29; 22-31 e 30-39) poi i bianconeri iniziano a macinare gioco con gli accorgimenti già illustrati e quando nel terzo quarto concedono solo 7 punti agli avversari si ha l'illusione che il motore sia andato a regime. L'unico vantaggio virtussino in doppia cifra arriva sul 61-51, ma sbaglia chi pensa che la partita sia finita qui. E' vero che, tra un fischio e l'altro, entrambi i piani partita sono saltati, ma attraverso i guizzi individuali a 4'30" dalla fine il tabellone indica il punteggio di 69-70, nuovo sorpasso ospite. Arriva una tripla di Lafayette a togliere le castagne dal fuoco a Bologna, ma ormai in campo ci sono soltanto i nervi e in questo Brescia sembra essere più preparata. Si procede punto a punto con Slaughter che pareggia (74-74) quando da giocare rimangono solo 6". Timeout e rimessa da metà campo per i lombardi con Luca Vitali che, pur marcatissimo, inventa il 74-76. Restano da giocare poco meno di 3", dal time out chiesto da Ramagli esce una rimessa su Slaughter che fallisce dalla media distanza il canestro del possibile supplementare. GENEROSITÀ* INUTILE Stefano Gentile, 10 punti e 9 assist (Gamillo) Virtus Bologna Brescia SEGAFREDO BOLOGNA: Alessandro Gentile 13, Umeh 6, Pajola ne, Petrovic ne, Ndoja 4, Lafayette 14, Aradori 15, Stefano Gentile 10, Berti ne, Lawson 6, Slaughter 6. Ali. Ramagli. GERMANI BRESCIA: Moore, Hunt, Luca Vitali 9, Landry 16, Fall 2, Traini ne, Michele Vitali 14, Moss4, Sacchetti 10, Bushati 6. Ali. Diana. Arbitri: Mazzoni, Paglialunga, Cai-bucci. Note: parziali 16-22; 41-45; 61-52. Tiri da due: Virtus 17/34; Brescia 19/38. Tiri da tre: 12/34; 8/22. Tiri liberi: 4/9; 14/19. Rimbalzi: 35; 35. Massimo Selleri ¦ Bologna TERZA SCONFITTA consecutiva, ancora allo sprint, per una Virtus che non riesce a trovare il bandolo della matassa e a gestire i vantaggi con Brescia che ringrazia e si conferma unica imbattuta in A dopo le prime 7 partite. Questa gara dice una cosa molto chiara: se c'è un problema tecnico nella chimica della Virtus, escludere l'ex capitano Guido Rosselli non l'ha risolto. Utilizzando sempre il linguaggio delle scienze applicate, verrebbe da dire che manca qualcosa che funga da catalizzatore e riesca a far esprimere il talento dei singoli anziché depotenziarlo e quanto successo nel primo tempo ne è un esempio. Per aprire le diverse difese tattiche proposte da Diana, Ramagli è stato costretto a giocare con due registi, in modo da togliere un punto di riferimento a chi fino a quel momento era riuscito a fermare l'avversario. Gira e rigira si torna all'anno