Overtime di ANGELO COSTA - Il ruolo del capitano sta perdendo peso come Milano in Europa SARA' ANCHE stata «una scelta per il bene di tutti», come è stata raccontata, ma nell'esclusione di Guido Rosselli dalla Virtus c'è un particolare che stona: raramente si è visto metter fuori il capitano della squadra con un comunicato di due righe. Per quanto non di lunghissimo corso, come Brunamonti o Binelliper restare a tempi più recenti, Rosselli è pur sempre l'uomo scelto dalla società per rappresentarla sul campo: b ha fatto così bene che nella passata stagione, chiusa col ritorno in serie A, è risultato anche il miglior giocatore dell'intero campionato. Che in soli due mesi abbia perduto questa rappresentatività, può succedere in un basket dove gli organici hanno le porte girevoli come i grandi alberghi: evidentemente, ora in Virtus c'è uno spogliatoio che, parlando una lingua diversa, finisce per deligittimare la leadership di chi veste da più tempo la maglia del club. Ma la sostanza non cambia: un capitano destituito e messo sul mercato con una nota di appena trenta parole la dice lunga su come il basket di oggi, dopo aver cancellato figure chiave (vedi alla voce general manager o direttori sportivi), stia togliendo peso ad altre non meno fondamentali NELLA SETTIMANA in cui un altro brevissimo comunicato annuncia l'imminente visita della Com. Tee alla malcombinata Cantù, un po' come se la Finanza facesse conoscere in anticipo il nome di un'azienda che sta per controllare, non c'è bisogno di troppe parole per capire che l'Eurolega continua ad essere indigesta a Milano: quando persino il giornale di casa arriva a chiedersi se anche questo sia un anno da buttare, significa che i segnali di pericolo sono abbastanza forti e chiari per temerlo. Paradossalmente, a infliggere una sconfitta a domicilio tra le più umilianti della storia Olimpia è stata una squadra che conta su giocatori nati in patria, lo Zalgiris dijasike-vicius, genio in campo che promette di esserlo anche in panchina. Alla corte dell'ex et azzurro Pianigiani, invece, gli italiani continuano a guardare, compresi quelli che vengono negati alla Nazionale, quando forse lo spirito di attaccamento e la capacità di fare gruppo dei nostri aiuterebbe: anche a evitare a chi la rappresenta nel massimo torneo continentale, per contratto e non per meriti sul campo, di deludere l'Italia. p.s. 42punti di Pistoia e 55 di Trento, aggiunti ai 56 di Pesaro e di Trento e ai 52 di Capo d'Orlando nelle scorse settimane: si chiamerebbe pallacanestro, ma colorando