Spogliatoi IL pivot, grande protagonista, elogia la forza del gruppo. Sul mercato, si aspetta il sì di Rosselli Mika felice: «Se giochiamo insieme possiamo farcela» ¦ Pesaro È STATO autore di una prestazione decisiva, eppure Eric Mika non si scompone in sala stampa dopo la vittoria contro Brindisi che ha ridato fiducia e speranza alla Vuelle e a tutto l'ambiente: «Una partita perfetta io? No, ho sbagliato diverse cose, ma abbiamo vinto, è questa la cosa più importante». Sorridente e soddisfatto della sua performance e di quella dei suoi compagni, il pivot americano, autore di 21 punti conditi da 7 rimbalzi, racconta così la gara: «La partita è stata decisa da tanti fattori, io ho cercato di fare il massimo, mi sono sforzato molto soprattutto contro Lalanne, che ha dimostrato di essere un ottimo giocatore sia in fase realizzativa che difensiva. Avevo già giocato contro lui in passato al college - rivela -, quindi sapevo che mi sarei dovuto impegnare tanto». E così è stato, la grinta e i punti di Eric sono risultati fondamentali per ottenere la vittoria. «Sono contentissimo per com'è andata, perché dopo le ultime partite finite male siamo finalmente riusciti a rialzare la testa. A differenza delle altre volte- sottolinea -, contro Brindisi siamo rimasti uniti anche dopo gli errori. L'importante era vincere, abbiamo fatto un grande passo in avanti». Una vittoria che, oltre a muovere la classifica, servirà anche a tenere alto il morale in casa Vuelle. «Nelle ultime settimane siamo stati un po' spenti - riconosce -, non tanto per le sconfitte, ma per il modo in cui sono arrivate le ultime due. A Capo d'Orlando la squadra non c'era, non ci siamo proprio svegliati, però nelle altre abbiamo sempre giocato bene, nonostante vincessero sempre gli altri. È per questo che ci siamo spenti, ma sappiamo che se giochiamo uniti possiamo farcela. Questo successo aiuterà il nostro umore in vista della partita di Trento, abbiamo una settimana per prepa- rarci al meglio e sono sicuro che faremo una bella prestazione». Mika, comunque, rimane coi piedi per terra e non si monta la testa nemmeno quando gli chiedono se si sente pronto ad essere un leader di questa squadra. «A volte mi piace esserlo, altre no: dipende dalle partite. La verità - conclude- è che siamo tutti dei leader, ci rispettiamo e dobbiamo giocare insieme, rispettandoci. Anche il sostegno dei tifosi è fondamentale». FONDAMENTALE sarà anche questa settimana in cui la società proverà a prevalere nella corsa per Guido Rosselli dalla quale si è tirata indietro Treviso (prende Erik Lombardi). Rimangono in lizza Trieste e Foititudo, che hanno sicuramente più risorse. Ma Pesaro ha da offrire la ribalta della serie A e a volte l'orgoglio di un giocatore