BASKET L'UMILIAZIONE NELLA STAGIONE 2011-2012, SEMPRE A REGGIO EMILIA, I BIANCOROSSI VENNERO BATTUTI 91-43. QUELLA SQUADRA PERO' ERA PIÙ' FORTE TECNICAMENTE E AVEVA CARATTERE The Flexx senza più scuse Dopo Reggio serve la svolta La sconfitta (-48) ha un precedente. Ma ora preoccupa di più Maurizio Innocenti UNA SCONFITTA pesante, che non ha eguali e che mette paura. Il meno 48 subito dalla The Flexx contro Reggio Emilia è questo e molto di più. Qualcuno può dire che anche nella stagione 2011/2012 di Legadue l'allo-ra Giorgio Tesi Group uscì sconfitta contro Reggio Emilia per 91-43, ma quel meno 48 non è minimamente paragonabile a quello di questa stagione. E i motivi sono diversi. Innanzitutto quell'anno Reggio Emilia veleggiava in alto in classifica (stavolta aveva zero punti dopo sei partite); inoltre la Tesi Group non veniva da quattro sconfitte di fila ed era nelle zone alte della classifica. In più Pistoia aveva una squadra con una qualità e una personalità decisamente superiori a quella di adesso. I due americani erano Dwight Hardy e Bobby Jones, gli altri giocatori Fio- PREOCCUPATO Vincenzo Esposito deluso dalla The Flexx rello Toppo, Giacomo Ga-landa, Lorenzo Saccaggi, Donte Mathis, Jonathan Tavernari, Giacomo Guri-ni. LA SCONFITTA subita sabato sera preoccupa perché non è figlia solo di un pro- blema caratteriale, ma anche di una mancanza di qualità tecnica da parte dei singoli. Pistoia non ha svolto la preparazione al completo, ci sono stati intoppi a non finire, manca il leader offensivo: è tutto vero, ma non è sufficiente a spiegare certe prestazioni. Contro Reggio Emilia si sono visti giocatori che ad oggi non sono ancora in grado di eseguire gli schemi più elementari e dire che Vincenzo Esposito aveva preparato proprio quelli, l'Àbc della pallacanestro. Se la squadra fa registrare un 20/43 da due punti, 0/12 da tre punti e perde 20 palloni, pensare che si tratti solo di un problema mentale è voler far fìnta di non vedere la realtà. CERTO, l'aspetto caratteriale influisce sicuramente, ma non è l'unico problema di questa squadra. A questo punto è bene che la società decida cosa fare perché l'unica cosa certa è che c'è bisogno di una svolta e al più presto. L'asticella, per diversi motivi, non è stata alzata, però ora c'è bisogno di correre ai ripari. Uno staff tecnico pu