IL BASKET
Moore non basta all'Happy Casa E sempre aliatine: rinforzi in vista
Coach Dell'Agnello
«Dobbiamo guardare dentro noi stessi». Nessun giro di parole: il messaggio lanciato da Sandro Dell'Agnello alla sua squadra è stato chiaro, forte. La squadra vista all'opera in terra marchigiana è lontana parente di quella ammirata la domenica precedente contro Avellino. Brindisi continua infatti ad esprimersi in maniera altalenante nell'arco dei 40 minuti. Ai dirigenti è chiaro che non può bastare l'innesto di Nic Moore. E si pensa a nuovi rinforzi.
RODI a pag. 38
Basket La sfida di Pesaro ha rimesso a nudo i limiti dell'Happy Casa. L'innesto di Moore non è stato sufficiente
Allarme Brindisi: servono rinforzi per tornare a galla
di Antonio RODI__________
BRINDISI - «Dobbiamo guardare dentro noi stessi». Nessun giro di parole: il messaggio lanciato da Sandro Dell'Agnello alla sua squadra è stato chiaro, forte.
Del resto il tecnico dell'Happy Casa lo sa benissimo: con questo trend di prestazioni la strada che porta alla salvezza diventa ancora più irta, forse anche una chimera.
Inutile girarci attorno, perché la battuta d'arresto rimediata all'Adriatic Arena è di quelle pesanti, che mettono
paura. E un passo falso che preoccupa molto. E non solo perché arrivato contro una diretta concorrente alla permanenza, al cospetto di un avversario reduce da quattro ko consecutivi che i biancazzurri hanno avuto il "merito" di rivitalizzare.
La squadra vista all'opera in terra marchigiana è stata la lontana parente di quella ammirata la domenica precedente contro Avellino, o ancora prima contro Venezia. Soprattutto in termini d'intensità emotiva.
Eccezion fatta per la prima parte della contesa (di fatto, fi-
no all'intervallo lungo), la New Basket è sembrata essere vittima dei suoi stessi limiti caratteriali. Ma anche di una mancanza di qualità tecnica da parte di ogni singolo protagonista oramai evidente da settimane, e che la trasferta pesarese ha messo sotto i riflettori. Viene davvero difficilissimo spigare siffatte prestazioni, nella sostanza assolutamente prive di concretezza, nonché di spessore. Come d'incanto, questa è una squadra che sul più bello pare sciogliersi come neve al sole. Quando c'è da dare la zampata decisiva, eccola oerdersi sul più bello e smarrirsi in maniera clamorosa.
La trasferta di Pesaro è l'esatta cartina di tornasole di questo scorcio di stagione: Brindisi continua infatti ad esprimersi in maniera altalenante e non solo da una domenica all'altra, ugualmente nell'arco degli stessi 40 minuti.
Negli ultimi due quarti della sfida con Pesaro si sono visti errori clamorosi, talvolta delle vere e proprie topiche in ambedue le parti del campo. Se poi la squadra fa registrare nei secondi venti minuti un desolante 12/34 complessivo al tiro, chiude con appena 17 di valutazione e perde 7 palloni, c'è davvero molto poco da dire, e pensare che si tratti solo di una questione mentale è
quasi voler girare attorno al problema, o peggio fare finta di non voler vedere la realtà.
Finora Brindisi ha dato l'impressione (se non in rarissime occasioni) di non riuscire a reagire ai colpi degli avversari (talvolta non poi così diretti), andandosi a cacciare in un tunnel senza uscita.
Di sicuro l'aspetto caratteriale incide, ma non è la sola problematica che affligge la squadra allenata da Sandro Dell'Agnello (il tecnico livornese non è minimamente in discussione). Il quale può lavorare sul gruppo, può migliorare i singoli, ma non può fare miracoli.
All'atteggiamento mentale si accompagna anche l'aspetto tecnico. vNon c'è ombra di dubbio. E assolutamente evidente la necessità di correre ai ripari e riaffacciarsi di nuovo
sul mercato. Occorre farlo prima che sia troppo tardi. C'è bisogno di una svolta, e al più presto anche. Del resto non può bastare l'innesto di Nic Moore a sparigliare le carte.
Non ha pagato puntare tante, tantissime, fiches sul binomio Obinna Oleka - Cat Bar-ber che, giorno dopo giorno, si è rivelato inadatto alla causa. La dirigenza di contrada Masseriola è decisa a rimettere mani al portafoglio; si dice ancora una volta pronta a fare quello che sarà necessario. Non si è mai tirata indietro nel passato, figurarsi adesso. Per questo lo stato maggiore biancazzurro ha deciso di buttarsi a capofitto sul mercato delle ali forti aprendosi anche a soluzioni che riguardano giocatori extracomunitari, così da spendere l'ottavo e ultimo visto a propria disposizione.
Blaz Mesicek nella foto i