Crisi Dinamo, è il momento dei processi Basket, Pasquini resta sulla graticola nonostante il rinnovo della fiducia. Ma i giocatori non sono esenti da colpe di Andrea Sini » SASSARI Alla fine tutto ruota attorno a un fatto: se la Dinamo è davvero con il suo allenatore, lo deve dimostrare sul campo. Più fatti e meno parole, come ha promesso domenica sera capitan Jack Devecchi dopo lo schiaffone preso sul parquet del Pala-Serradimigni dalla Betaland Capo d'Orlando. Coach Federico Pasquini resta in sella, dunque, con la sua lettera di dimissioni strappata dal presidente Stefano Sardara, confortato dal parere dello spogliatoio. Ma la situazione resta tesa. Bilancio in rosso. La prima sconfitta interna stagionale in campionato ha mandato in rosso il bilancio della squadra sassarese, che ha collezionato 3 vittorie in 7 partite. A questo va aggiunto l'ultimo posto nel girone di Champions league con una vittoria in 5 partite. In sostanza la Dinamo è riuscita a battere in casa Reggio Emilia e Cantù e, tea un infortunio e l'altro, ha avuto un picco di rendimento a fine ottobre, con le grandi vittorie in casa dell'U- cam Murcia e contro l'Olimpia Milano. Da quel momento in poi' un blackout di quattro gare, tra campionato e coppa, con la situazione che è andata via via peggiorando. I problemi reali. Manca Stipce-vic, ok, e la sua "garra" unita alle sue giocate nei momenti importanti mancano da morire. Al di là di questo, la squadra di coach Pasquini sembra completamente priva di mordente, prima ancora che di idee. Il modo in cui è stata affrontata la "zona perenne" tirata su in difesa dai siciliani di coach Di Carlo denota certamente problemi a livello tattico, ma i punti interrogativi più glandi hanno a che fare con la difesa. L'attitudine al sacrificio dei giocatori sassaresi, in generale, sembra abbastanza bassa. Un'impressione avvalorata soprattutto dal fatto che in tutte le partite giocate sinora, il Banco ha offerto sprazzi di ottima difesa, sia a livello individuale che di gruppo. E quindi si difende male per scarsa organizzazione (ma la Dinamo di Pasquini lo scorso anno aveva la migliore difesa del campionato) o una questione mentale dei singoli? La sensazione è che lo si scoprirà presto. Così come restano tutte da spiegare le continue amnesie che portano a errori e ingenuità inspiegabili. Il futuro. Durante la conferenza stampa di domenica sera, dopo avere raccontato dei colloqui avuti con Pasquini e la squadra, Sardara- a domanda precisa - ha spiegato che per il momento non è previsto alcun intervento sul mercato. "Per il momento" significa che da qui alla sosta non succederà nulla, ma è chiaro che le risposte che arriveranno domani nella sfida con l'Hapoel Holon e domenica a Varese determineranno le strategie per il futuro. I punti interrogativi sul rendimento di alcuni elementi (da Hatcher a Randolph), sulla struttura del roster fortemente sbilanciata sui piccoli e sul modesto livello generale di atletismo restano. Pasquini incassa la fiducia ma per la piazza resta pesantemente in discussione. Ma nessuno è esente da colpe e in qualche modo bisogna ripartire. Achille Polonara