IL CALCIO ARROGANTE E PERDENTE ELIMINATO DAI MONDIALI E DERISO DA TUTTI MA C'È UN PAESE CHE SA VINCERE E SOFFRIRE *J fj > h Nazionale da ultima pagina La Nazionale italiana di calcio è finita vergognosamente agli ultimi posti: non andrà neanche ai mondiali. Per questo noi oggi releghiamo la cronaca dei fatti che riguardano l'Italia del calcio nelle ultime pagine. Le prime le dedichiamo a tutti i campioni e agli atleti che in questo 2017 ci hanno fatto emozionare e gioire, con la loro sofferenza e con il loro sacrificio. Perché siano d'esempio ai tanti giovani cui una Nazionale viziata e perdente ha ^invece dedicato un pessimo spot r * J CUCCI, TURRINI E D'ASCOLI ALL'INTERNO ? ^ DA LORO he vince iminata ai mondiali impari ^" Efifèl^ " i^.t^ it LA NAZIONALE di calcio italiana è finita agli ultimi posti del mondo: fuori addirittura dal mondiale, impresa quasi impossibile come dimostra il fatto che non era (quasi) mai successo prima e che con 32 squadre qualificate c'è posto praticamente per tutti, a parte fallimenti vergognosi E allora, all'Italia che è finita agli ultimi posti del mondo noi riserviamo oggi provocatoriamente (e non solo) le ultime pagine del nostro Qs. Le prime sono doverosamente dedicate ai grandi campioni che con il loro sacrificio e con la sofferenza ci hanno regalato, al contrario dell'Italia del calcio, un 2017 straordinariamente pieno di emozioni Chi dice che l'Italia del calcio è l'emblema di un paese in declino commette forse un eccesso di referenzialità: semplicemente il calcio fallisce là dove altri, nello stesso nostro paese, trionfano. Pensiamo al 2017 del nuoto, con gli ori di Federica Pellegrini e Greg Paltrinieri, pensiamo al 2017 del motomondiale, con i 6 Gran premi vinti da un pilota italiano, Andrea Dovizioso, su una moto italiana, la Ducati Ed ancora al titolo mondiale conquistato da Franco Morbidelli, astro nascente del firmamento italiano, oppure a Tony Cairoli, nove volte campione del mondo di motocross. Ed ancora pensiamo al 2017 di Bebé Vio, oro individuale e a squadre ai mondiali paralimpici di scherma; pensiamo a GigiDatome, capitano della Nazionale di basket, vincitore dell'Eurolega con il Fenerbahce; oppure a Vincenzo Nibali, due volte sul podio nelle grandi corse a tappe, Giro e Vuelta. Guardiamo avanti, alle prossime olimpiadi invernali, e pensiamo a Sofia Gaggia, terza ai mondiali 2017, vincitrice di due tappe di Coppa del mondo quest'anno: volto nuovo ed entusiasmante del Circo Bianco nazionale. Può bastare? Potremmo ricordare Lupo e Niccolai nel beach volley, Giorgio Tavecchio (un omonimo eh), professionista neU'Nfl di football americano, i talenti emergenti di Quinzi nel tennis e Martinenghi nel nuoto, b sfortunatissimo Tamberi, la Longo Borghini, Rossella Fiamingo, e tanti altri A loro e alle loro imprese abbiamo sempre dedicato le nostre prime pagine: oggi lo facciamo una volta in più per ricordare a questi discutibili calciatori strapagati e viziati che lo sport non è solo un privilegio, ma anche una grande responsabilità verso un paese intero. Una responsabilità che hanno miseramente tradito e per la quale noi li mettiamo alla fine dei nostri pensieri Sperando che presto altri sappian