«SOFFIARE SULLA PASSIONE» «PER QUALIFICARCI È FONDAMENTALE VINCERE LE GARE INTERNE: LORO SONO FORTISSIMI, SERVE TANTA ENERGIA» IL FLOP DELL'ITALIA DEL CALCIO «PURTROPPO MANCANO MENTALITÀ, STRUTTURE E SOLDI: SENZA TUTTO QUESTO E' DIFFICILE CAMBIARE» «Candì e Mussini sereni Sanno che sono il futuro» Max Menetti «Wright è arrivato proprio per aiutarli» L'EUROPA come cartina di tornasole della situazione della squadra dopo la prima vittoria in campionato. Tutti in campo, insomma, per capire se si può dare continuità al franco successo contro Pistoia. Con questo spirito Max Menetti guiderà i suoi al match odierno contro il Buducnost. «A oggi saremmo qualificati alle Top 16 - esordisce il coach bianco-rosso - per questo, nel girone di ritorno, è basilare vincere ogni partita casalinga, a cominciare da questa. Per la mia squadra è inoltre fondamentale trovare continuità. Per questo mi aspetto dai ragazzi una prestazione di grande energia e concentrazione su tutti i quaranta minuti. E vorrei dal nostro pubblico lo stesso calore che ci ha mostrato nella sfida con Pistoia e che finalmente abbiamo potuto ricambiare. Vogliamo continuare a soffiare sulla cenere della passione che si sta riaccendendo, per alimentarla». L'avversario che Reggio si trova di fronte non è però semplicissimo, anche se reduce da due sconfitte in Coppa. «Podgorica è prima in Lega Adria- tica - prosegue Menetti - e se vedete che squadre affronta potete capire a che livello si confronta. In più il mio amico Dzikic ha costruito una compagine solida e affiatata». La Grissin Bon ha un Chris Wright in più nel motore... «Il suo impatto è stato ottimo fin da subito - sottolinea il tecnico - e devo dire che gli allenamenti che ha sostenuto sinora con i compagni, per quanto ancora non numerosi, gli hanno permesso di conoscere molto meglio le nostre dinamiche». E di mettere la parola fine all'esperimento dei due play ventenni titolari in serie A. Menetti su questo punto precisa. «Non abbiamo abbandonato l'idea di considerare Candì e Mussini i nostri registi, semplicemente abbiamo deciso di supportarli in questo momento, perchè la riteniamo la soluzione più efficace per loro e per la squadra. Ma è un'idea che resta valida per il futuro, e non a caso su di loro abbiamo investito in maniera plurien- nale. Entrambi però hanno capito la situazione e sono consapevoli che abbiamo preso Wright per dare loro una mano e non mandarli allo sbaraglio». Chiusa la parentesi dedicata alila Grissin Bon, si chiede a Menetti, che è anche un grande appassionato di calcio, se l'eliminazione dell'Italia dai Mondiali può aprire una riflessione complessiva sul difficile momento dello sport italiano. «Ho sentito parlare di rifondazione, di dedicare più attenzione ai centri federali ieri sera. Ho sentito che dobbiamo seguire il modello della Germania e tante altre ricette. Il problema è che quando si entra in una crisi di risultati, poi si fa fatica a uscirne, e magari è un piccolo episodio che fa la differenza tra un successo o una disfatta. Credo che al momento in Italia manchino mentalità, strutture e il denaro: condizioni necessarie per un cambiamento». Gabriele Gallo POSITIVO II tecnico de