cesiamo quarti, andremo avanti»
Pasquini, coach dei sassaresi, è sicuro: «Però a volte dovremmo fermarci un po' di meno a pensare»
di Mario Carta
» SASSARI
No, non c'è niente di epico nella vittoria di ieri. Non c'è trionfalismo, è solo una vittoria. Importante, fondamentale per restare in corsa in Champions («Ora siamo quarti, possiamo farcela») ma solo una vittoria. Però è speciale, anche se coach Federico Pasquini in sala stampa esordisce con un normalmente tecnico «abbiamo avuto un buon approccio difensivo, abbiamo fatto un ottimo primo quarto poi in 3,5 minuti abbiamo incassato 18 punti perché ci siamo fermati a pensare, mentre nel terzo quarto siamo ripartiti».
Ed è ripartito anche il coach della Dinamo in un quasi nuovo esordio dopo le dimissioni lanciate e bocciate dalla squadra,
che ha risposto al meglio. «Dovevamo difendere duro e colpire in velocità- prosegue il coach dei sassaresi -, e ci siamo riusciti, muovendo molto la palla. Però è vero, c'è stata più serenità, a parte quando ci siamo messi a pensare. Ecco: dobbiamo ancora pulire il cervello.su queste cose».
Intanto, la grande partita di Polonara e di un Pierce utilizzato da ala piccola tout court hanno dato risultati. Bamforth non è andato in over timing... «e le scelte di stasera sono state basate anche sulle caratteristiche fisiche degli avversari - spiega Pasquini -, e sulla stanchezza che comporta il dover giocare così spesso. Sì, ho abbassato molto il minutaggio di Bamforth e Hat-cher e sono partito con Pierce
su Rice, per limitarlo, ma tutti hanno dato tutto. E anche Ran-dolph nel finale ha detto la sua, dopo aver pagato per i due falli spesi in avvio».
Nessun timore per il prosieguo del cammino in Europa: «Adesso siamo quarti - prosegue il tecnico dei sassaresi -, ma avete visto come vanno queste cose: nei playoff saremo in piena salute». In attesa di Stipcevic: «Lui ci dà la "cazzimma" necessaria, un'energia pazzesca -conclude Pasquini -, ma oggi anche se in panchina c'era, quindi la serie negativa è finita».
Infine, applausi da Dan Sha-mir, coach dell'Hapoel: «Sassari ha fatto una grande partita, in attacco e a livello difensivo. Noi stiamo crescendo, ma evidentemente ancora non abbastanza».
&DOWN
Palazzetto blindato e due figli d'arte
Ponti o muri? Piazzale Segni blindato, ieri, come sempre quando arriva una squadra israeliana. Clima però tranquillissimo al palazzetto, dove hanno trovato posto sia quattro tifosi arrivati da Holon che un gruppo di studenti Erasmus israeliani. Uno di noi. Cori a favore di Federico Pasquini da parte del Commando, che ieri ha incitato a gran voce la squadra e ha chiarito da che parte sta. Figli d'arte. Glen Rice jr è figlio del