FIAT PERDE IN CASA CON ZAGABRIA, SI COMPLICA LA CORSA EUROPEA 14 Il Rufflni sta con Giulia insultata da un razzista Domenico Latagliata A pagina 65 Basket, torinesi sconfitti 65-87 Zagabria si vendica Batosta Fiat in casa, ma la corsa non è finita Eurocup, la qualificazione è ancora possibile DOMENICO LATAGLIATA Due striscioni per «Giulia», la giovane cestista insultata pochi giorni fa su un pullman per il colore della pelle, al Ruffini:«'#Siamo tutti Giulia» e «#No to racism». È cominciata così, la serata della Fiat. Avrebbe potuto essere un ottimo inizio, ma così non è stato. Anzi. Sotto gli occhi degli juventini Mandzukic e Pjaca nonché del granata Bonifazi, la squadra di coach Banchi ha subito una vera e propria lezione da parte del Cedevita Zagabria (65-87). Per i gialloblù, terzo stop di fila in Eurocup: grazie però alle vittorie di Darussafaka Istanbul e Unics Kazan, rispettivamente contro Leval-lois e Andorra, il passaggio del turno rimane alla portata. In classifica, infatti, dietro le big Istanbul (6-0) e Kazan (4-2), ci sono adesso proprio Zagabria e Torino (3-3): Andorra e Parigi (1-4) sarebbero al momento le due squadre eliminate. Mancando quattro giornate al termine del girone, la squadra di Banchi ha ancora buone speranze di acciuffare il quarto e ultimo posto disponibile, pur se ovviamente i margini di errori diminuiscono. È stata una serataccia quella andata in scena in un Ruffini più freddo del solito anche a causa di alcuni problemi all'interno del tifo organizzato. Il Cedevita, ferito e battuto di tre punti all'andata, ha fatto in pratica quello che ha voluto dal primo all'ultimo secondo: Kruslin, Stipanovic, Cherry e Murphy sono parsi a tratti dei veri e propri alieni, con il triplo dell'energia a disposizione rispetto a quella dei padroni di casa. A loro volta abulici e imprecisi in ogni zona del campo: difesa a dir poco rivedibile, attacco pasticcione e senza una leadership vera e credibile. In un primo tempo da incubo (2/10 da tre punti, 1/6 ai liberi, 6 soli rimbalzi conquistati a fronte dei 15 avversari), durante il quale il distacco si è ampliato fino a 25 punti, il solo a salvarsi è stato così capitan Poeta: dieci punti però sostanzialmente inutili, visto che il 31-53 di metà gara parlava da solo. «Approccio sbagliato in difesa», sentenziava uno sconsolato Banchi, quasi incredulo di fronte al temporaneo 8/11 da tre punti dei croati. Né la musica cambiava strada facendo. Se il tecnico croato Zdovc si era legato al dito il ko dell'andata («siamo più forti della Fiat»), i suoi giocatori avevano fatto altrettanto. Torino subiva, semplicemente e drammaticamente, rimanendo sempre ben oltre i venti punti di distanza (50-81 il peggior disavanzo). Resettare diventa adesso obbligatorio: domenica sera arriverà al Ruf- fini la Red October Cantù e ci sarà il secondo posto in classifica da difendere. Dopo di che, la pausa per le nazionali permetterà alla truppa di riordinare le idee: per raggiungere la Top 16 di Eurocup servirà una Fiat del tutto diversa rispetto a quella vista negli ultimi due impegni. Una Fiat che ci creda davvero e che non si limiti al compitino: quello, fuori dai confini nazionali, non può bastare. © BYNC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI punti è stato il massimo divario tra Fiat e Cedevita poi ridotto a 22 da tre è il misero bottino di Fiat su 16 tiri, contro i 12/22 dei croati L'orgoglio del capitano Peppe Poeta è stato il migliore dei gialloblù e con i suoi canestri sul finire della partita ha ridotto il tracollo contro Zagabria TUIT/: G Striscioni per Giulia I tifosi della Fiat hanno I esposto uno striscione e si sono pitturati il . volo di nero I in solidarietà alla giovane cestista insultata sul bus lltabellino Torino-Zagabria 65-87 (12-30,19-23,14-20,20,14) Fiat Garrett 6, Parente, Vujacic 4, Poeta 14, Stephens, Pat-terson 14, Washingto n 10, Okeke, Jones 5, Mazzola 2, Mbakwe4, lannuzzi 6. Ali. Banchi. Cedevita Ukic 5, Kruslin 12, Johnso