BASKET L'INTERVISTA L'EX VICE DI MENETTI ORA E A CREMONA AL FIANCO DI SACCHETTI: «PER ME È UN'ESPERIENZA MOLTO STIMOLANTE ANCHE A LIVELLO DI SETTORE GIOVANILE» «Grissin Bon, che cuore...» Flavio Fioretti ha spiato i biancorossi in vista del match di domani sera a Cremona Con la Yanoli si chiude il ciclo di ferro Poi ci saranno 15 giorni di sosta IL CICLO di ferro per la Grissin Bon si concluderà domani sera (si gioca alle 20,45) a Cremona. I biancorossi, decimati per gli infortuni, sfideranno la Vanoli del et azzurro Meo Sacchetti. E' una partita che, in caso di vittoria, potrebbe davvero regalare tantissima tran quillità e serenità. Sono tanti i reggiani che, domani, raggiungeranno Cremona per sostenere i biancorossi e sui social nelle ultime ore gli appelli per raggiungere la Lombardia si sono sprecati. Dopo questa partita arriverà una sosta di 15 giorni a causa degli impegni della nazionale (in azzurro è stato convocato Amedeo Della Valle) in cui la squadra reggiana potrà leccarsi le sue ferite e cercare di rimettere insieme i suoi cocci. Poi il 3 dicembre si tornerà in campo e a Reggio, alle 17, arriverà la corazzata EA7 Milano. Andrea Russo IN VIA Guasco, mercoledì sera, era presente anche l'ex tecnico biancorosso Flavio Fioretti. Una visita interessata: Fioretti è venuto a studiare la Grissin Bon in vista del match che la sua Vanoli Cremona, dove è il vice di Meo Sacchetti, disputerà domani sera in terra lombarda proprio contro i biancorossi. Fioretti, Reggio ha battuto in volata il Buducnost: qual è il suo giudizio sulla partita? «È stato determinante il cuore di una Reggio capace di stringere i denti anche nei momenti di difficoltà. I giocatori ci hanno messo l'anima e sono stati sostenuti da un pubblico straordinario che ha Il giudizio sui reggiani «Da quel che ho visto penso che ci aspetti una gara fisica e dal punteggio alto» dato loro una carica fondamentale per portare a casa la vittoria». Al PalaRadi sarà una sfida importante ai fini della classifica. Cosa teme la Vanoli di Reggio? «L'attacco è capace di fare break importanti con contropiedi o tiri da tre e conta su giocatori con tanti punti nelle mani come Della Valle, Wright e Markoishvili. Ho visto anche una difesa molto aggressiva, perciò penso che quella che ci aspetta sarà una sfida fisica e dal punteggio alto». Cosa deve invece temere Reggio della Vanoli? «Siamo un gruppo in crescita, con tante scommesse e americani che arrivano in Italia per la prima volta, il cui obiettivo è la salvezza. A Torino, nella scorsa giornata, siamo andati vicini al colpaccio contro una grande squadra. Cosa devono temere i biancorossi, però, mica posso svelarlo io - ride Fioretti - ma lo devono scoprire loro...». La sua esperienza a Cremona come procede? «L'ambiente vive di basket con grande passione e tanta voglia di crescere e migliorare, con un pubblico che, nelle gare casalinghe, dà una grossa mano alla squadra. Molto stimolante per me è soprattutto il ruolo che ho nel settore giovanile (di cui è responsabile ndr), perché lavorare alla crescita dei giovani è sempre motivo d'orgoglio». Pregi e difetti dei lombardi «Il nostro è un gruppo con tante scommesse ma siamo in crescita sostenuti da un grande tifo» Sviluppo dei giovani che è d'attualità in Italia dopo la debacle della Nazionale di Ventura... «Se per otto anni consecutivi la Nazionale di calcio non raggiunge il risultato prefissato, probabilmente il problema non sono l'allenatore e i giocatori a disposizione, ma l'intero sistema, che si deve domandare perché nelle altre nazioni arrivino i successi quando in teoria, in Italia, tutti raccontano che noi siamo i più bravi... Nel basket, è necessario costruire i giovani italian