BASKET LA MALEDIZIONE DEGLI INFORTUNI PER L'ESTERNO IL VERDETTO E' STATO IMPIETOSO: «FRATTURA DELLA PRIMA COSTOLA». PER IL CENTRO INVECE SI TRATTA DI UNA SEMPLICE DISTORSIONE Mazzata Wright, speranza Reynolds Il play, appena arrivato, starà fuori due mesi mentre il pivot, grazie alla sosta, forse salta solo Cremona SETTE GIOCATORI FUORI USO __ Gabriele Gallo CHRIS Wright fuori due mesi, se tutto va bene. Jalen Reynolds ai box per almeno tre settimane, ma, per fortuna, almeno per lui non c'è nessuna frattura o lesione muscolare. Questo il responso degli accertamenti diagnostici a cui sono stati sottoposti i due pilastri della truppa di Menetti, infortunatisi uno dopo l'altro, nel giro di pochi minuti, durante il vittorioso match di EuroCup di mercoledì sera tra la Pallacanestro Reggiana e il Buducnost Podgorica. Un successo pagato decisamente a caro prezzo, dato che il team cittadino dovrà fare a meno di due sue elementi cardine (Chris Wright, tra l'altro, arrivato da poco più di una settimana) in una fase delicatissima della stagione. Il mercato non si ferma mai Si intensificherà la ricerca di un'ala grande e si potrebbe cercare un regista a gettone Le risposte agli interrogativi che tutto l'ambiente biancorosso si era posto, già sulle gradinate del Bigi, al termine della partita con i montenegrini, sono arrivate nel pomeriggio di ieri. Quelle più fosche riguardano il playmaker del Maryland: a causa del violento colpo al petto ricevuto da un avversario nel tentativo di eludere un blocco, Wright ha subito, come evidenziato dalla Tac a cui è stato sottoposto, una «frattura della prima costola a destra della giunzione sternale». Guaio che, supponendo che tutto vada secondo le previsioni, data la oarticolarità della zona interes- sata, lo terrà ai box sino almeno a metà gennaio. UN PO' meglio è andata a Reynolds; il possente centro di Detroit ha infatti accusato una brutta distorsione alla caviglia destra tuttavia, fortunatamente, senza alcuna lesione ai legamenti. Dovrà quindi osservare un periodo di riposo e terapie di circa tre settimane e sarà rivalutato nell'imminenza della supersfida con l'Olimpia Milano del 3 dicembre, dopo la sosta del campionato per gli impegni della Nazionale. Anche se il vascello biancorosso non è affondato a seguito di questi recentissimi colpi inferti dal destino, la stagione della ciurma guidata da Max Menetti pare davvero maledetta in tema di salute. E per fare fronte alla situazione il manage- ment reggiano sta intensificando gli sforzi per ingaggiare il prima possibile il lungo in grado di coprire le assenze di Cervi e Reynolds ma viene monitorato il mercato anche sul fronte playmaker. Non si esclude, infatti, di mettere sotto contratto un altro regista, a gettone, sino al ritomo di Chris Wright. Queste almeno le linee guida uscite da un summit societario tenuto nella giornata di ieri. GLI INFORTUNI occorsi a Chris Wright e Reynolds sono solo gli ultimi di una serie iniziata addirittura in piena estate, quando Mike Moser fu giubilato, poche settimane dopo l'ingaggio, a causa dei postumi di un grave problema al ginocchi. Dopo di lui lo stop per Siim Sander-Vene che, al di là di quando tornerà disponibile, non rientra comunque più nei piani della società reggiana per cui si andrà comunque alla rescissione del contratto; poi quello, dolorosissimo, di capitan Riccardo Cervi, quindi di Nevels, che stava entrando in forma, senza dimenticare il grave infortunio del giovanissimo under Vigori, prospetto di grandi speranze. Il commento Così non è giusto Ora combattiamo CERTE notti Ci si emoziona, certe notti Ci si arrabbia. Ci si entusiasma. E, magari, ci si ribella. Sono quelle notti in cui una tribù si riscopre unita. Capisce che bisogna lottare tutti insieme. Capisce che sta subendo un'ingiustizia enorme. Vi diciamo la verità: ci siamo emozionati, mercoledì sera. Ci siamo emozionati nel vedere la Grissin Boti lottare e combattere come un leone ferito e portare a casa il successo. Andando oltre gli infortuni e oltre la sfortuna che continua a martellare i biancorossi E ci siamo emozionati pure nell'assistere alla reazione dell'intero palasport che ha incitato e sostenuto la squadra come, in tanti anni, raramente ci era capitato di vedere. Gli infortuni di due giocatori fondamentali come Wright, appena arrivato a Reggio, e Reynolds hanno ricompattato l'ambiente e nessuno, ma proprio nessuno, voleva perdere con il Bu-ducnost. Sarebbe stato ingiusto e doloroso. Come sarebbe ingiusto e doloroso che la Grissin Bon, ora, dovesse nuovamente affondare per i tanti infortuni rischiando la retrocessione inA2. Proprio per questo crediamo che, da oggi in poi, si debba lottare tutti insieme. Perché questa Grissin Bon merita il sostegno della città. E perché quando tutto, ma