IL BASKET Randle costretto allo stop sul mercato per il sostituto o> Basket Si chiude domenica, nella partita contro Bologna, l'avventura agonistica del giocatore americano Randle lascia e il Brindisi cerca un sostituto Getta la spugna per motivi personali di Antonio RODI BRINDISI - Brian Randle prepara la sua ultima partita ufficiale: ha deciso, da domenica, dopo la partita contro Bologna, chiuderà con la pallacanestro giocata. L'americano aveva già annunciato la sua decisione, perché costretto a gettare la spugna per problemi personali. Ora la società biancazzurra si guarda attorno per cercare di tamponare questa nuova falla. E intanto le attenzioni volano verso il campionato. La sconfitta di domenica a Pesaro rimane un boccone amaro da mandar giù. In un batter di ciglio, infatti, la Happy Casa Brindisi è riuscita nell'impresa di vanificare quanto di buono aveva fatto la settimana prima (vittoria contro Avellino). Il guaio che il ko è arrivato più per demeriti propri che per veri meriti altrui. Ecco, nell'arco dei 40 minuti Brindisi è stata in grado di fare il bello ed il cattivo tempo. Né più né meno di quanto era riuscita a fare precedentemente. Adesso c'è da rimboccarsi le maniche quanto e più di prima. Domenica i biancazzur-ri torneranno al PalaPentassu-glia, dove finora hanno vinto in una sola circostanza (ap- punto con la Scandone) e perso nelle altre tre (con Torino, Venezia e Brescia). Così quello che doveva essere il punto forte della stagione, ossia l'impianto di contrada Masseriola, ad oggi è diventato terra di conquista. Doveva essere una risorsa sulla quale provare a costruire la salvezza, invece finora così non è stato. Davanti al pubblico amico Brindisi ci ha giocato per quattro volte ricavandone un solo acuto, alla stessa stregua di Capo d'Orlando e Pesaro, con quest'ultima che ha rotto il ghiaccio proprio domenica superando la New Basket. A quota una vittoria ci sono anche Reggio Emilia, Pistoia e Cremona, ma questo terzetto sul campo amico è stato impegnato per tre volte. Guardando poi il numero dei match casalinghi disputati dalle altre compagini del lotto, la Scandone Avellino è quella, insieme a Varese, ha il maggior numero di partite giocate davanti al proprio pubblico: mentre la squadra di Stefano Sacripanti conserva l'imbattibilità del PalaDel Mauro (4-0) i lombardi registrano tre successi ed un solo ko (alla prima giornata contro la Reyer Venezia). A stretto giro, ecco Milano, Torino e la battistrada Leonessa Brescia lì a certificare tre vittorie su altrettante gare interne. Invece la Dinamo Sassari è a quota tre vittorie e una sconfitta, con i tricolori della Reyer che si fermano a due, così come Trento, Cantù, Bologna. Anche nel PalaPentassu-glia, la Happy Casa conferma la sua criticità nel trovare la via del canestro: 75,5 punti fatti (75,3 è la media complessiva) a fronte dei 78,8 subiti (81,6 in complessivo). Appare evidente che è giunto il momento di cambiare registro, soprattutto sul campo amico. L'inversione di rotta, o meglio ancora il tentativo di risalire la china non può che partire da qui. E guai se così non fosse. Un imperativo che i bian-cazzurri devono fare loro nell'immediatezza, a cominciare dal prossimo impegno, quello contro la Virtus Bologna (1-2 il fatturato in esterna delle "V" nere). Sfida assolutamente delicata, nella quale la Happy Casa dovrà tornare a ruggire, facendo rivedere le facce toste di cui i tifosi si erano "innamorati" nella sfida con Avellino (senza dimenticare pure quella con Venezia), lottando e sgomitando fino all'ultima stilla di energia. In attesa di buone nuove dal mercato, dove la dirigenza continua a tenere desta l'attenzione. Lo stato maggiore pugliese ci sta provando e freme per portare a termine un'operazione che tesa a rinforzare la squadra. L'identikit è sempre lo stesso: un 4-5 caratura tecnica, che andrà a sostituire Brian Randle. Anche la formazione guidata da Alessandro Ramagli vive una fase a dir poco delicata. E reduce da tre battute d'arresto di fila che di fatto, hanno frenato (almeno per il momento) gli obiettivi d'inizio stagione (play off e accesso alle Final Eight di Coppa Italia). Soprattutto Bologna da l'impressione di non riuscire a fare il salto di qualità, come se le mancasse ancora qualcosa. Brian Randle, ala americana di 32 anni. Per lui l'esperienza in riva all'Adriatico può dirsi conclusa v