DOMANI IN CAMPO Caja: «Testa e fisico per vincere a Reggio Attilio Caja chiede alla sua Varese una partita di cuore ma anche di testa per rompere il digiuno esterno nell'anticipo di domani sera a Reggio Emilia. Intensità ma anche lucidità le chiavi per cercare l'impresa al PalaBigi: «Cercheremo di mettere qualche sassolino negli ingranaggi di una squadra che sta mettendosi insieme dopo ì problemi iniziali legati principalmente agli infortuni. Abbiamo bisogno di giocare una partita di grande vigore fisico e atletico contro un'avversaria che può essere superiore a noi in tutti i ruoli; dovremo essere pronti anche sul piano mentale, giocando molto con la testa perché hanno tante frecce nel loro arco e dovremo essere pronti a rispondere». L'aspetto offensivo sarà comunque fondamentale per una Varese che in trasferta viaggia a 68,0 punti segnati contro i 79,5 prodotti al PalA2A: «Molto dipenderà dalle nostre situazioni offensive, leggendo le difese con molti cambi che utilizzano per sfruttare la loro stazza fisica in tutti i ruoli. Potremo avere vantaggi negli 1 contro 1 ma hanno esterni che possono reggere con i lunghi e viceversa; dovremo giocare ad un buon rit- La grinta di Attilio mo senza farci rallentare. Caja (stolte) Ma in ultima analisi bisognerà buttarla dentro; serviranno dunque percentuali di tiro adeguate alla difficoltà della partita». Il tecnico pavese invita i suoi a non farsi distrarre dall'attuale penultimo posto della Grissin Bon alla luce del tasso di qualità a disposizione di coach Menetti: «Non guardiamo assolutamente la classifica che è del tutto bugiarda, legata ad infortuni ai quali hanno sopperito sul mercato. Reggio Emilia è una realtà di alto livello che nelle ultime tre stagioni ha disputato due finali scudetto e un quarto di finale. In estate ha chiuso un ciclo con le partenze di Aradori e Polonara, ma ha tenuto un grande talento offensivo come Della Valle ed ha dei punti fermi importanti come l'allenatore che è lo stesso degli ultimi fasti. Hanno altri elementi di qualità come Markoishvili e James White, magari non