Accuse e vendette, a Bologna farà caldo I motivi E' la gara degli ex Aradori e Gentile anche contro Frosini che disse: «Pensano solo alle statistiche» kk Gabriele Gallo TORNA questa sera il derby della via Emilia tra Pallacanestro Reggiana e Virtus Bologna e probabilmente sarà il derby più «caldo» della storia tra le due squadre. Perchè sono davvero tanti gli spunti che renderanno la sfida di stasera una partita decisamente diversa dalle altre. A cominciare dallo scontro che vedrà opposti gli ex biancorossi Pietro Aradori e Stefano Gentile, oggi sulla sponda bianconera, e Amedeo Della Valle, diventato leader della Grissin Bon anche in virtù della partenza di Aradori con il quale, stando ai rumors, i rapporti la scorsa stagione non erano idilliaci. Per giunta ricordando che l'esterno bresciano e Gentile sono stati spesso indicati, con De Nicolao e Rivalità accesa dal 2016 Ai tifosi locali non è ancora andata giù la sconfitta che determinò la retrocessione Polonara, come i bersagli dell'ormai celebre intervista di Alessandro Frosini, in cui il ds del team BARALDI SUONA LA CARICA «LA GRISSIN BON SARÀ LA NOSTRA PREDA NON VORREI ESSERE NEI LORO PANNI PERCHÉ ANDREMO IN CAMPO CATTIVI» reggiano accusò il gruppo degli italiani «di aver pensato soprattutto alle proprie statistiche». Facile quindi immaginare la volontà di rivalsa dei citati ex, in particolare Aradori. Secondo tema sul piatto, che nel bolognese è stato uno dei più gettonati nei giorni che hanno preceduto l'odierno match, è il ricordo dell'ultimo turno della regular season 2015/2016, allorché la truppa di Menetti, battendo 82-78 le V nere, le condannò alla retrocessione in A2. Da quel momento la rivalità con Reggio, che non era particolarmente accesa in terra felsinea, è diventata incendiaria. E a ravvivare la fiamma ci ha pensato, giusto 48 ore fa, il dirigente Luca Baraldi, dichiarando che «la Grissin Bon sarà la nostra preda. Non vorrei essere nei panni di Reggio perché andremo in campo cattivi e vogliosi». Infine oltre al blasone che, seppure platonico, è pur sempre importante nel rivestire il ruolo di prima squadra dell'Emilia Romagna, la gara tra Grissin Bon e Segafredo è particolarmente importante anche dal punto di vista tecnico: perché Bologna deve assolutamente battere capitan Cervi e compagni se vuole sperare di accedere alla Final Eight di Coppa Italia; dal canto loro i biancorossi, vincendo, conquisterebbero altri due preziosissimi punti in chiave salvezza utili anche per la rincorsa ai playoff, perdendo rischie-rebbero invece, di tornare all'ultimo posto in classifica, con tutti i contraccolpi, anche psicologici, del caso. ECCO perché la partita di stasera si preannuncia agonisticamente caldissima, e allo stesso modo sarà vissuta sugli spalti del PalaDoz-za (che l'anno scorso, peraltro, portò molta fortuna a Reggio durante l'esilio per i lavori al PalaBi-gi) ove siederanno anche parecchie centinaia di tifosi biancorossi. La Grissin Bon, come di consueto in serie A, dovrà mandare in tribuna due dei suoi stranieri: in ballottaggio Chris Wright, Llompart e Nevels (quest'ultimo apparso in grande spolvero mercoledì in Eu-roCup e questo renderà ancora più diffìcili le scelte di Menetti), ma potrà avere qualche minuto in più per la causa da parte di Riccardo Cervi, rientrato nei ranghi nel match con il Villeurbanne. COSI IN CAMPO SEGAFREDO BOLOGNA GRISSIN BON REGGIO EMILIA ARBITRI Roberto Begnis Michele Rossi Nicola Ranaudo ¦ Panchina SEGAFREDO Paladozza, Bologna ore 20,45 Ali. Alessandro Ramagli 3Umeh 6 Pajola 8 Baldi Rossi 22GentÌleSV Panchina GRISSIN BON Ali. Max Menetti k Mussini 5WrightX 6 Bonacini 7 Candì uaNieina 2» NIMBI* 2\MIMB» 25Lawso