«Biancorossi, la salvezza non basta» L'ex Crippa: «La società ha lavorato bene e i giocatori sanno cosa fare. Al gruppo serve fiducia» PARLA LO SCOUT NBA DEI SAN ANTONIO SPURS «PISTOIA HA BISOGNO DI ALLENARSI INSIEME E DI DEFINIRE IN MODO CHIARO LA FORMAZIONE» «QUESTO è il momento in cui bisogna avere fiducia». E se a dirlo è Claudio Crippa c'è da crederci. Il capitano dell'Olimpia Basket ora scout dei San Antonio Spurs è un uomo di basket, uno che conosce bene questo sport dentro e fuori dal campo. Conosce i giocatori, i momenti che può attraversare una squadra per averli vissuti prima in campo e dopo fuori e al massimo livello. Quando lavori per una franchigia Nba per giunta come quella dei San Antonio sei al livello più alto del basket, per cui chi meglio di Crippa può analizzare la situaizone di Pistoia? «Premetto che non ho potuto frequentare molto il pa-lazzetto per motivi di lavo- ro - dice Crippa - e quindi non posso avere un'idea precisa sulla condizione e sul gioco della squadra, ma da quanto ho potuto capire i tanti cambiamenti che ci sono stati non hanno aiutato. Il basket di oggi è basato sullo spirito di squadra, l'unità di intenti, il muovere il pallone, tutti aspetti che hanno bisogno di automatismi che Pistoia, gioco forza, non può avere. Non è facile per coach Esposito trasmettere le sue idee e dare una fisionomia alla squadra quando non ti alleni mai insie- IN EFFETTI Pistoia non si è mai allenata al completo una sola volta dall'inizio del campionato e il roster della squadra è stato completato solo adesso. «Se non lavori sulle tue cose in setti- mana la domenica diventa tutto più difficile. Pistoia ha bisogno di allenarsi insieme e avere il gruppo definitivo per crescere e migliorare. Manca il gioco corale e si vede soprattutto in difesa dove gli aiuti e i movimenti che devono essere automatici contano». Nessun allarmismo però. «La squadra - dice Crippa -a parte la partita contro Reggio Emilia ha sempre lottato e in un campionato così equilibrato bastano due vittorie per far svoltare una stagione. Direi che ora c'è da avere fiducia. Salvezza si, ma un club deve non solo consolidare la posizione, ma fare anche un passo in avanti perché se ti accontenti quelli che invece non lo fanno ti passano avanti. La società ha dimostrato di aver operato bene intervenendo in maniera tempestiva sul mercato per trovare le soluzioni a certe situazioni spinose». Giocare per salvarsi non è come giocare per i playoff, la paura di sbagliare potrebbe costituire un problema? «I giocatori sanno cosa fare, a parte i rookie tutti gli altri conoscono il basket europeo e comunque ora è presto per avere certi tipi di preoccupazioni, ora è il momento di avere fiducia». Maurizio Innocenti Gruppo unito «Serve un gioco più corale In difesa movimenti e aiuti devono essere automatici» L'ESPERTO Claudio