BASKET SERIE A UNASERATAAMARISSIMA LA DIFESA A ZONA REGGIANA HA CONCESSO TROPPO ALLA VIRTUS CHE NEL SECONDO QUARTO E' RISALITA GRAZIE A UN DEVASTANTE 5/7 NEL TIRO DA 3 PUNTI FESTA DOPPIA PER BOLOGNA GRAZIE AL SUCCESSO NEL DERBY DI IERI SERA LA VIRTUS HA COQNUISTATO LA QUALIFICAZIONE ALLA FINAL-EIGHT DI COPPA ITALIAA FIRENZE La Grissin Bon perde sia il derby che Chris Wright I biancorossi partono forte grazie a uno straordinario Markoishvili (4-20) poi arriva l'infortunio del play e un'altra resa evitabile Segafredo Grissin Bon SEGAFREDO BOLOGNA: Lafayette 12 (3/5, 2/6), Aradori 8 (4/9, 0/1), A. Gentile 14 (6/13, 0/3), Ndoja 1, Slaughter 15 (5/7); S. Gentile 3 (0/1, 1/2), Umeh 13 (2/5, 3/5), Lawson 5 (1/2, 1/2), Baldi Rossi 14 (3/5, 2/4). N.E. Pajola. Ali. Ramagli GRISSIN BON: C. Wright 2(1/1), Della Valle 6 (2/5, 0/3), Markoishvili 25 (1/5, 6/10), White 4 (2/5, 0/1), Reynolds 8 (4/7); J. Wright 13(5/8), Candì 8 (2/3, 1/2), Cervi 4 (2/2), Mussini 7 (1/3, 1/4). N.E. Bonacini. Ali. Me-netti Arbitri: Begnis, Rossi e Ranaudo NOTE - Parziali tempi: 17-24, 44-45, 69-59. Tiri liberi: Segafredo 10/13, Grissin Bon 11/14. Rimbalzi: 36-25 per la Segafredo. Daniele Barili! ALTRO giro, altro regalo. Altro giro, altro infortunio. Altro giro, altra sconfitta. La Grissin Bon è tornata a casa, ieri sera da Bologna, piena di brutti pensieri che le frullano nella capoccia. Perché ha buttato via un'altra ghiottissima occasione. Perché ha perso di nuovo Chris Wright per un infortunio muscolare la cui reale entità la si scoprirà oggi. Perché, pur con tutte le attenuanti del mondo, si è vista sfuggire una partita che si poteva vincere. E perché, alla resa dei conti, non si riesce più a capire da quale parte va questa squadra dove ognuno, spesso e volentieri, sembra camminare per conto proprio. E così la compagine reggiana chiude il girone d'andata a 10 punti con 2 sole lunghezze di vantaggio dalla zona-retrocessione. Roba, credeteci, da brividi. Soprattutto se vediamo come sta giocando la compagine reggiana. Una squadra che non regala mai certezze. Una squdra che fa e di- IERI E OGGI Manuchar Markoishvili e Pietro Aradori grandi protagonisti del derby di ieri sera vinto dalla Segafredo Bologna sfa incontinuazione. Una squadra che pare quasi divertirsi a faticare il doppio. Anche quando ci sarebbero tutti i presupposti per mettere il pilota automatico. Come ieri sera, ad esempio. QUANDO la Grissin Bon, presa per mano da un Markoishvili stellare (4/4 da 3 punti nei primi 6 minuti) era subito fuggita via fino al più 14 (6-20). Ed invece, a quel punto, invece di costruire un bunker difensivo davanti al proprio canestro, sembrava quasi obbliga- torio cominciare a complicarsi la vita. Il primo a finire in panchina era, ohibò, proprio Markoishvili con i reggiani che iniziavano subito a sbandare perdendo anche Chris Wright. Il play si fermava a metà campo vittima di un probabile stiramento alla coscia destra e andava mestamente a sedersi in panchina sul 12-22. Bologna risaliva la corrente sul meno 4 (22-26), ma i canestri di un buon Cervi, di un motivatissimo Candi e del solito Markoishvili riaccendevano la corsa biancorossa (27-38). Menetti insisteva su una difesa a zona di cui, in tutta onestà, non si sentiva un gran bisogno e la Virtus, ringraziando, cominciava a martoriare il canestro reggiano dal perimetro (5/7 da 3 punti nel secondo quarto per Bologna) chiudendo definitivamente il solco e andando al riposo sulla scia dei biancorossi (44^-5). Tutto il gran lavoro fatto, insomma, non aveva portato nessun risultato alla Grissin Bon che ha pagato anche le nove palle perse e un impatto di Della Valle impalpabile e, a tratti, pure controprio-ducente. PERSA l'inerzia del match e regalata tanta fiducia a una squadra come la Virtus, che sul meno 14 era sotto terra, la Grissin Bon vedeva la partita scivolarle via come i granelli di sabbia dalle mani. Bologna accelerava subito all'inizio di ripresa (57-48) e quando, giustamente, Menetti panchinava Della Valle, la compagine biancorossa provava a costruire una rimonta che si esauriva sul meno 4 (63-59). Perchè Baldi Rossi colpiva dal perimetro beffando la solita difesa a zona, eseguita pure male, e permettendo alla Virtus di riaprire il gas (69-59 al 30°). I biancorossi erano, comunque, bravi a restare con la testa dentro la partita e a riconquistarsi un'altra chance sul finale dell'incontro arrivando in un paio di occasioni a meno 3 (73-70). Ma mancavava l'energia e la rabbia necessarie per capovolgere davvero il match. E così quando l'ex Stefano Gentile piazzava la tripla più sanguinosa nella retina biancorossa (83-75), sul derby della via Emilia calavano i titoli di coda. Un'altra occasione persa. Un'altra serata piena di lacrime. Un altro