di GIOVANNI PETRUCCI C aro Direttore, ho apprezzato la sua lettera soprattutto PETRUCCI: PARLERÒ CONLAFIBA E VIGILERÒ per la passione che si evince leggendola. Ci conosciamo ormai da molto tempo ma vista la carica importante che ricopre preferisco darle del lei. So quanto sia vicino allo sport in generale e alla nostra disciplina in particolare. Nel corso degli anni ho avuto modo di sottolineare, in più occasioni, quanto la Dinamo Sassari rappresenti un'eccellenza nel nostro sport a livello nazionale e internazionale. Ritengo il Presidente Sar- dara uno dei più illuminati dirigenti sportivi del nostro Paese e quello che è riuscito a costruire in questi anni attraverso anche idee brillanti e validissimi collaboratori, è motivo di vanto per Uitto il movimento cestistico italiano. Episodi arbitrali come quelli che lei descrive si verificano spesso in tutti gli sport e a tutti i livelli e dispiace che in questo caso sia stata proprio la Dinamo a farne le spese. SEGUE DALLA PRIMA PETRUCCI: PARLERÒ CONLAFIBA Da ex Presidente del CONI e oggi da Presidente Federale, non posso che osservare come la categoria arbitrale italiana sia una delle migliori in Europa e non solo. Altresì noto 0 grande impegno della FIBA nella gestione e nel miglioramento di un mondo, quello dei fischietti, spesso bersagliato dalla critica. Sarà mia premura, può starne certo, continuare 0 già proficuo dialogo con Patrick Bau-mann a questo riguardo. Dobbiamo esigere, per le società che tanto e bene inve- stono nel nostro amato sport, assoluta equità e grande serenità nella gestione arbitrale delle gare in Italia e nelle Coppe internazionali. Su questo ho vigilato e vigilerò sempre. Comprendo profondamente lo stato d'animo dei tanti tifosi della Dinamo per averlo vissuto la scorsa estate nella nota gara della Nazionale Femminile contro la Lettonia. Una vittoria ci avrebbe permesso di staccare il pass per il Mondiale. Sono stato per un anno Commissario degli Arbitri in FIGC e anche nel calcio le cose non vanno diversamente. Ricorderò sempre una frase di Artemio Franchi, già presidente UEFA e Federcalcio, a questo proposito: "Il calcio è nato con il problema degli ar- bitri, vive con il problema degli arbitri e se morirà, ma non morirà mai, lo farà con lo stesso problema". Una frase atuiale che è possibile riferire anche al nostro basket ma non per questo dobbiamo smettere di lavorare al fianco di una componente fondamentale per lo sport come i direttori di gara. Non ho interpretato affatto le sue parole come una lamentazione. Al contrario, visto che conosco lo spessore e la qualità del suo apporto al giornalismo e allo sport di questo Paese, considero la sua lettera uno spunto interessante per continuare un