Cremona andrà a Firenze In Sicilia Orlandina micidiale da 3P poi la Vanoli si rialza e scappa via I ipo d'Ori in lo 85 Cremona 27-21,50-46,64-67 CAPO D'ORLANDO: G.Galipò ne, Alibegovic 15, Maynor 22, Atsur, Kutboka 6, Laganà, De-las 8, Woiciechoeski 18, Stoja-novic 11, Ikovlev 5, Ihring, Stella ne. Ali: Di Carlo. CREMONA: Fontecchio 13, Johnson-Odom 25, Ruzzier 2, Sims 12, Milbourne 12, T.Die-ner 4, Gazzotti 10, D.Diener 3, Portannese 5, Martin 9, Ricci. Ali.: Sacchetti. Arbitri: Lo Guzzo, Morelli, Pa-glialunga. Note Tiri da due: CdO 23/34, Cr 18/34. Tiri da tre: Cdo 10/28, Cr 13/32. Tiri liberi: CdO 9/18, Cr 20/24. Rimbalzi: CdO 32, Cr 26. Massimo Rossi Capo d'Orlando (Messina) SORNIONA e annichilita dalla pioggia di triple di Capo d'Orlando (6/8) nel primo tempo, la Vanoli Cremona resiste al tiro al bersaglio iniziale, esce alla distanza e con gli ultimi tre quarti super, conquista la quarta vittoria di fila e la meritata qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia di Firenze, chiudendo il girone d'andata in maniera clamorosa, con 8 TALENTO Johnson-Odom vittorie e 7 sconfìtte. Un fìlotto di vittorie che esalta il collettivo biancoblù trascinato da un sontuoso primo violino, Da-rius Johnson-Odom, 25 punti, 6 assist e 7 falli subiti; un coro magistralmente diretto da coach Sacchetti, dove ogni interprete sa quando e come dare la giusta stoccata. Una vittoria d'autorità, anche se Capo d'Orlando, dopo un avvio folgorante, ha perso la precisione al tiro, non trovando contromisure per difendere il cospicuo vantaggio accumulato nei primi quindici minuti. È calata l'intensità e l'attenzione di Capo d'Orlando, ma è cresciuta esponenzialmente quella di Cremona, sempre più convincente in termini di gioco e risultati: una squadra capace di mettere assieme la bellezza di 46 punti nei due quarti centrali, nel momento in cui i padroni di casa avevano perso smalto e fiducia con il ferro. 9/17 da due e 6/14 da tre, mentre i paladini arrancavano, 3/14 dall'arco, dopo aver banchettato nel primo quarto, in cui ogni pallone tirato si trasformava in tre punti facili. UNA VOLTA agguantata la parità, Cremona ha messo il naso avanti, concedendo pochissimo agli avversari, staccandoli a inizio ultimo quarto, quando Capo d'Orlando è riuscita solo a leggere la targa. E così, per la seconda volta nella propria storia, la Vanoli approda alla Final Eight, un traguardo incredibile per una società che lo scorso anno aveva subito l'onta della retrocessione. Un girone d'andata super, ma che non deve e