IL CT DELLA NAZIONALE SI GODE IL MOMENTO: IL LORO INIZIO MI AVEVA FATTO RIVEDERE BRUTTI FANTASMI, LACHAMPIONS SI PAGA...» Di Carlo: «Ci siamo sciolti come un cero, siamo arrabbiati» Antonio Puglis! CAPO D'ORLANDO Coach Meo Sacchetti non nasconde la sua felicità nel dopo gara: «Loro hanno giocato un primo tempo in attacco di altissimo livello. Bravi loro ma noi poco reattivi perché siamo stati poco aggressivi. Successivamente la nostra panchina più lunga ci ha aiutato. Hanno pagato probabilmente la stanchezza fisica. Chi fa la coppa paga i piccoli acciacchi». - Siete comunque sempre rimasti aggrappati alla partita. «Abbiamo difeso meglio sicuramente come già successo in altre gare. Le vittorie ti portano sicurezza ed anche sotto di 15 siamo riusciti a mantenere la calma». -Ha temuto di non riuscire a sfatare il tabù Capo d'Orlando? «Non avevo mai vinto e soprattutto avevo fatto sempre brutte figure. Dopo questo primo quarto mi sono tornati brutti fantasmi ma i miei ragazzi sono stati bravi». - Le finali di Coppa Italia erano nei vostri programmi? «Non era un nostro obiettivo. Chiunque peschiamo sarà difficile vista la posizione che comunque abbiamo conquistato ma la vivremo come una bella esprienza». Eric Maynor mostra tutta la sua amarezza per la gara persa. «Giochiamo bene insieme ma oggi forse qualcosa non ha funzionato. Per 40 minuti abbiamo giocato da squadra ma probabilmente siamo stati poco duri in difesa concedendo tante transizioni. Ci sono cose positive comunque da prendere in questa gara». Un Maynor comunque in crescita: «Lavoro giorno dopo giorno per cercare di migliorare ed è chiaro che la mia condizione sta migliorando. Oggi ho giocato 37 minuti e mi sentivo bene e sono felice di essermi preso le mie responsabilità». Coach Gennaro Di Carlo non cerca alibi ma non si demoralizza: «È un periodo che va così. Non siamo evidentemente in grande spolvero e c'è tanta amarezza ma bisogna reagire ed alzare la testa guardando avanti». - Cosa è cambiato dopo i primi 15 minuti? «Un po' tutto. Per l'aspetto tattico loro nella seconda parte di gara hanno cambiato qualcosa e ci hanno messo in difficoltà Fisicamente non stiamo bene e si è visto. Poi quando siamo sotto pressione per ora non riusciamo a reagire. Oggi non mi sento di tirare la croce addosso a nessuno perché abbiamo provato a fare quello che si doveva, anche se alla fine ci siamo sciolti come un cero». - Una questione mentale? «Bisogna fare meglio alcune cose e bisogna essere più forti caratterialmente. Nessuno ciré-gala niente e bisogna conquistarsi le vittorie. Guardiamo avanti con calma e fiducia perché abbiamo vissuto momenti anche peggiori di questo. Siamo arrabbiati, questo è sicuro, ma dobbiamo lavorare per far sì che si torni a parlare di un'Orlandina div