BASKET- La chiamata del Toto «Vicini alla squadra» Bulgheroni invita a stare vicini a Varese e spiega: «Il rinforzo? Non è questione di soldi» «Il rinforzo non sta arrivando? Non perché mancano i soldi» BASKET Toto Bulgheroni spiega mosse e situazioni in casa Varese Toto Bulgheroni (nella foto Blitz in alto con Caja) sottolinea la necessità di stare vicini ad una Pallacanestro Varese in grande affanno, ma non certo per mancanza di impegno. Il consigliere delegato all'area tecnica del club di piazza Monte Grappa ribadisce la massima disponibilità della società ad aiutare la squadra con un innesto sul mercato: «A rischio di farmi considerare ottenebrato dall'amore per la squadra, ribadisco che i giocatori hanno dato il mille per mille anche domenica. Come già accaduto contro Bologna abbiamo condotto a lungo contro un'avversaria nettamente più forte di noi, perchè in grado di esprimere maggior equilibrio nei 40 minuti. E siamo arrivati alla fine in affanno perchè mancando un gio- catore importante nelle rotazioni abbiamo annaspato senza più risorse. Anche stavolta abbiamo avuto la sfortuna di subire un errore arbitrale in un momento critico; dispiace tantissimo e faremo di tutto per aiutare con un'aggiunta di qualità i ragazzi che meritano di essere sostenuti». La caccia al rinforzo continua, ma il mercato non si sblocca... «Escludo che si tratti di un problema di soldi: abbiamo provato anche a fare una ricerca senza limiti di danaro, ma non ha portato esiti perchè purtroppo non ci sono soluzioni disponibili. Mi riferisco ai giocatori che ci piacciono: accontentarsi di un ripiego non ci interessa, se dobbiamo fare un sacrificio, lo si effettuerà per un giocatore che faccia la diffe- renza, come è stato lo scorso anno per Dominique Johnson. Adesso abbiamo due partite proibitive contro Venezia e Milano, speriamo che in questo periodo si liberi quel giocatore indispensabile per superare il momento critico. Lo sappiamo tutti che ci manca una pedina; la stiamo cercando ovunque, ma deve darci con sicurezza quel che è chiaro a tutti ci stia mancando. Ossia una quindicina di punti, la giusta leadership e un po' di pericolosità da fuori». Nel frattempo la squadra si batte ma non riesce a vincere... «La cosa che mi preoccupa di più è che Attilio Caj a ed i giocatori non si sentano supportati dall'ambiente e che subentri sfiducia e scoramento in persone che stanno dando l'anima per Varese. Com- preso Wells, che al di là dell'errore finale, fatto salvo quel contatto più che dubbio tra Vujacic ed Avramovic, non ha disputato la sua miglior partita ma ha messo in campo tutto sé stesso. Evidente che ci manca un giocatore e stiamo facendo il massimo per aiutare la squadra, a partire da Cameron, con un rinforzo sul perimetro». Dunque la ricetta è non abbattersi e continuare a lavorare in palestra? «L'importante è che l'ambiente stia vicino a questi ragazzi che si impegnano alla morte in ogni partita. L'anno scorso il quadro era molto peggiore perchè c'era una situazione interna tra coach e giocatori non tra le migliori; quest'anno l'allenatore è il primo a dare il massimo insieme alla squadra. Io seguo tutti gli allenamenti, so quanto lavorano i ragazzi e come è unito il gruppo; con due o tre vittorie delle 6 perse in volata parleremmo di altro, pe- rò pu