Club quinto in classifica, ma gestione turbolenta 1*1* Frizioni sul mercato Banchi si è sentito scavalcato per alcuni ingaggi, come Patterson Botta e risposta in Eurocup A San Pietroburgo la società critica il team dopo il crollo nel 2° tempo Le critiche del vicepresidente Banchi a Varese replica alle critiche del vicepresidente Francesco Forni Divorzio Banchi-Torino la tregua non poteva durare Basket: dai contrasti estivi alle parole grosse volate domenica a Varese Inevitabile rottura tra presidenza e coach. Recalcati in pole per la panchina Tanto tuonò che piovve. Luca Banchi, il tecnico due volte campione d'Italia (a Siena e Milano) che stava riportando in alto il basket torinese, non è più l'alle- natore dell'Auxilium Fiat. Tra il coach e la società gialloblù ieri c'è stata la risoluzione del contratto che di fatto libera la panchina torinese, per la quale già si fanno alcuni nomi (Charly Recalcati in pole position, poi Cesare Pancotto, Gianmarco Pozzecco, addirittura Sergio Scariolo, quindi Piero Bucchi e Paolo Moretti). Un fulmine a del sereno, anzi in verità a cielo già piuttosto nuvoloso, considerati i dissapori emersi in società fin dalla scorsa estate. Antiche ruggini Fare un passo indietro aiuta a comprendere il clamoroso divorzio. Luca Banchi, 52enne tecnico grossetano, fin dallo scorso agosto, poche settimane dopo essere arrivato a Torino, aveva parlato di ingerenze da parte della società, in particolare del presidente Antonio Forni e del figlio Francesco (vicepresidente), nella gestione tecnica della squadra e negli ingaggi di alcuni giocatori. L'allenatore aveva anche rassegnato le dimissioni, respinte però dalla dirigenza. Qualche settimana dopo, però, altri dissapori avevano portato la società a chiedere a sua volta le dimissioni di Banchi, che però a quel punto si era rifiutato di andarsene, se non in caso di esonero. I buoni risultati della squadra, sia in campionato sia in Eurocup, avevano contribuito a gettare acqua sul fuoco, ma sotto la cenere i tizzoni erano rimasti ardenti. E sono diventati roventi in almeno tre occasioni: lo scorso dicembre dopo la sconfitta di campionato a Bologna, poco meno di una settimana fa alla fine della partita persa a San Pietroburgo in Eurocup e domenica scorsa al termine del match vittorioso di Varese: è stata questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Banchi non avrebbe gradito che il presidente Forni fosse entrato a sua insaputa nello spogliatoio parlando ai giocatori prima del match di campionato con la Openjobmetis. Nell'intervallo, poi, con la Fiat Torino sotto di 11 punti per un le tempo non proprio impeccabile contro l'ultima in classifica, il vicepresidente Francesco Forni nei corridoi del palasport varesino avrebbe esternato fragorosamente il proprio disappunto, udito perfettamente anche dai giocatori e dall'allenatore della Fiat, riuniti nello spogliatoio per cercare di tentare la rimonta. Frattura insanabile A fine partita la rimonta e la vittoria in volata di Torino hanno riportato il sorriso sulle labbra dei due Forni ma anche scatenato la reazione di Banchi, che avrebbe tuonato tutto quello che fino a quel momento si era tenuto dentro. E sono volate parole grosse, uno strappo non più ri-cucibile. Così ieri pomeriggio il tecnico si è presentato nella sede dell'Auxilium per firmare la «risoluzione consensuale» del contratto. Non si tratta dunque di dimissioni e nemmeno di esonero: a Banchi sarebbe stato pagato quanto previsto dal contratto (triennale!) ma solo fino alla giornata di ieri. Ora il futuro dell'Auxilium è tutto da definire ma bisogna fare in fretta. Domani la Fiat ospiterà i lituani del Vi-lnius Lietuvos in una sfida decisiva nella Top 16 di Eurocup: a guidare la squadra saranno i viceallenatori Comazzi e Galbiati. Poi arriverà il nuovo tecnico che comunque troverà una squadra in grande spolvero, che ha vinto 10 partite su 15