Fiat a Recalcati, il coach senza tempo "A 72 anni ne ho viste di tutti i colori" Torino si affida al veterano del nostro basket: "Devo solo proseguire il lavoro di Banchi" Pereonaggio GIORGIO VIBERTI TORINO I ^ un compito esal-yy \~\ tante». Così Carlo \V A__A «Charlie» Recalcati, 72 anni, il decano dei tecnici di basket, ha fatto il suo debutto alla guida delPAuxilium Fiat Torino dopo la «risoluzione consensuale» del contratto di coach Luca Banchi. Ex grande giocatore a Cantù e in Nazionale, da allenatore è stato l'unico con Valerio Bianchini ad aver conquistato 3 scudetti con 3 squadre (Varese, Bologna Fortitudo, Siena). È anche il più vincente allenatore di sempre in serie A e quello con più successi nei playoff. È stato poi l'ultimo et azzurro su un podio internazionale: bronzo europeo 2003 e argento olimpico 2004. Anche per questo dal 2007 Recalcati è nella Hall of Fame italiana, fra i più grandi della nostra pallacanestro. «Sono qui per imparare» ha detto nella conferenza stampa disertata (colpevolmente!) da tutti i dirigenti dell'Auxilium, come se volessero evitare scomode domande sul caso Banchi. «Non conosco i fatti che hanno portato a quella decisione - si è limitato a dire saggiamente Recalcati -, ma Banchi qui ha lavorato benissimo e io devo soltanto proseguire sulla sua strada. Del resto il cambio di allenatore non è stato causato da risultati negativi, anzi. In più io cercherò di metterci qualcosina di mio». Una sola condizione Ma Recalcati potrebbe tollerare che il presidente Forni o suo figlio (vicepresidente) entrino a sua insaputa nello spogliatoio della squadra prima di una gara, com'è successo domenica a Varese scatenando l'ira di Banchi? «Il presidente Forni è un galantuomo, quando allenavo Cantù e lui era patron di Biella mi difese in campo dalla offese che i suoi tifosi mi stavano lanciando dagli spalti durante la partita. Però lo spogliatoio è l'unico luogo in cui comanda solo l'allenatore. Non che il presidente non possa entrarci, ma lì il padrone resta l'allenatore». Recalcati non ha avanzato altre richieste, è stata la proprietà invece a offrirgli un contratto fino al giugno 2019. «Mi ha fatto molto piacere. Si è deciso tutto in 4-5 ore e c'è stata subito intesa. Ne ho vissute tante nella mia carriera, questa per me è una bella avventura perché Torino è una piazza storica, con grande passione per il basket. Sono contento che l'Auxilium abbia pensato a me per un progetto importante». Sperando di poterlo realizzare senza intoppi, visto che Recalcati è il 5e allenatore della squadra gialloblù dal 2014, dopo Pillastrini, Bechi, Vitucci e Banchi, tutti esonerati o non confermati malgrado fossero sotto contratto. «Il basket è cambiato, questa è la nuova logica che lo governa e noi allenatori dobbiamo accettarla. Inutile chiederci se era meglio prima. Piuttosto pensiamo alla sfida col Lietuvos (stasera al Ruffini per l'Eurocup, ndr). I giocatori saranno un po' frastornati, ma bisogna guardare avanti con fiducia. La squadra è molto competitiva e ha già ottenuto obiettivi importanti. Dobbiamo solo continuare l'ottimo lavoro di Banchi». Però nello spogliatoio comanda l'allenatore, non che il presidente non possa entrarci, ma il padrone è l'allenatore Carlo Recalcati Ex et azzurro e nuovo allenatore dell'Auxilium Il presidente Forni è un galantuomo, quando era a Biella e io coach di Cantù mi difese dalle offese dei suoi tifosi 5° tecnico Dal 2014 Torino ha cambiato 5 tecnici: Pillastrini, Bechi, Vitucci (qui sotto). Banchi (più in basso) e ora Recalcati (a sinistra) Eurocup Stasera (20,30)