Il progetto del Brindisi: uno sgarbo a Recalcati Basket Messa da parte la delusione per il ko col Cantù, è il momento di pensare alla sfida di Torino dove c'è qualcosa di nuovo di Antonio RODI BRINDISI - Dopo aver messo da parte L'ultimo smacco. La sconfitta con Cantù e tutto ciò che ne è seguito (a proposito: Manuel Mazzoni, Denny Borgioni e Martino Galasso, ovvero i tre fischietti che hanno diretto la gara del PalaPentassuglia, domenica saranno a "riposo"), la Happy Casa Brindisi è proiettata al prossimo impegno, alla trasferta che l'attende sul campo di Lina Auxilium Torino che, nonostante il successo in volata ottenuto a Varese, ha vissuto ore alquanto tribolate. Le dimissioni rassegnate da coach Luca Banchi nell'immediato post partita (alla base della frattura, giudicata insanabile dall'allenatore grossetano, ci sarebbero stati i rapporti tesi con la famiglia Forni, il presidente Antonio e il vice-presidente Francesco, figlio del patron gialloblù) hanno sicuramente scosso l'ambiente, soprattutto dopo il quinto posto alla fine del girone d'andata e di conseguenza la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia. Malumori esternati già in estate da parte dello stesso allenatore e che aveva minacciato decisioni drastiche che, puntuali, sono poi giunte in corso d'opera. Quale suo sostituto il club piemontese ha deciso di puntare dritto verso Carlo Recalcati (accostato a Brindisi dopo la separazione da Sandro Dell'Agnello) ufficializzandone l'accordo nelle scorse ore. «Un ingresso atipico il mio», ha detto, «perché le cose vanno bene e il lavoro del mio predecessore è stato ottimo. Una grande responsabilità, dunque, che vuole anche dire avere tante motivazioni. L'intento è quello di proseguire, non di cambiare quanto fatto in cinque mesi di lavoro. Con il tempo vorrei mettere qualcosa di mio ed esaltare quanto è già stato realizzato ed affinato. Il lavoro di scrematura è già stato svolto. Un compito nel complesso non fa- cile ma esaltante. Gli obiettivi sono chiari, alcuni già raggiunti». Brindisi è attesa da un impegno assolutamente difficile, in casa di un avversario che strada facendo, ha dimostrato tutto il suo spessore tecnico. Torino è un gruppo di assoluto talento. Era partita con grandi ambizioni e le sta confermando tutte. Sia in campionato che in Eurocup. L'unico suo neo forse è l'andare a corrente alternata in trasferta (4 vinte e 4 perse), dove è tornata a fare punti proprio domenica in casa varesina grazie anche alla miglior prestazione stagionale di Larnar Patter-son. I 30 punti segnati dalla guardia/ala statunitense (14,3 la sua media in 27,9 minuti di utilizzo) hanno di fatto superato il record precedente di 25 realizzati in occasione della vittoria contro Venezia (6A giornata). Tra l'altro sono anche la miglior prestazione per un giocatore di Torino in stagione: ne aveva segnati 29 Deron Washington all'ottava giornata contro Cantù. Inoltre per Patterson sono stati un record sia le 6 triple realizzate (su 8 tentativi) che i 10 tiri complessivi segnati dal campo (è la prima volta in stagione che un giocatore di Torino realizza 6 tiri dalla lunga distanza in una singola partita. Per ritrovare una prestazione di un giocatore di Torino da 30 o più punti nella stagione regolare di serie A bisogno tornare ai 39 punti segnati da Jay Vincent nella stagione 1992/1993 alla venticinquesima giornata contro Fabriano). La complessità, nonché le insidie del match in terra piemontese sono ben note agli uomini guidati da Francesco Vitucci. Alla formazione pugliese si chiede un ulteriore step nel suo processo di crescita. Le ultime tre partite (2 successi ed un ko) hanno lasciato dietro di se confortanti segnali che lasciano ben sperare per il prosieguo del campionato. Prende il via A riposo i tre al girone di ritorno "fischietti" della con i biancazzurri sfida di domenica decisi a svoltare scorsa Nella foto in alto l'allenatore Carlo Recalcati, il nuovo allen