Brescia, sfida in salsa albanese La storia Leka contro Bushati: «L'ho visto crescere, giocavo con suo padre» LEKA E LA SUA PATRIA IL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE E IL MINISTRO DELLO SPORTSPINGONO «MA ADESSO PENSO SOLO A PESARO» ILSOGNODIFRANKO ARRIVATO IN ITALIAASOLI12ANNI, AL TERZO RITORNO IN LOMBARDIA FINALMENTE ASSAGGIA LA SERIE A ¦ Pesaro NON SONO MOLTI gli albanesi nel campionato di serie A. Tre, per l'esattezza, due giocatori e un allenatore: il coach della Vuelle Spiro Leka, Klaudio Ndoja che gioca nella Virtus Bologna, e Franko Bushati che fa parte della squadra sorpresa dell'anno, la Germani Brescia. Classe '85, nativo di Tirana, è fidanzato con la pallavolista Francesca Ferretti (ex Scavolini, ora a Modena) che alla prima di campionato era in parterre, all'Adriatic Arena. Mentre Ndoja e Bushati girano i par- Doppia proposta «Mi vogliono Ct dell'Albania: sono venuti a Venezia a dirmelo E 'tentano' anche Dallas Moore» quet italiani da anni, per l'Albania è un evento il fatto che una squadra italiana abbia affidato la conduzione ad un tecnico albanese. E di sicuro oggi Leka, già famoso in patria come ex play della Nazionale, gode di una reputazione ancora maggiore rispetto al passato. Tanto che il 7 gennaio il ministro dello sport e il presidente della federazione albanese si sono presentati a Venezia per chiedergli la disponibilità ad allenare la Nazionale. Spiro ha preso tempo per dare una risposta. «UNA RICHIESTA che mi rende orgoglioso. Mi avrebbero voluto già a febbraio, ma ora non ho la testa sgombra, ho troppo da pensare alla mia squadra. Se c'è un progetto ne riparleremo a giugno. Hanno parlato anche con Moore proponendogli la cittadinanza se giocherà per loro». Quanto a Bushati, Leka lo conosce da quand'era un bambino: «Ho giocato con suo padre per otto anni, nel club e in Nazionale. Franko l'ho visto crescere, gli voglio bene come a un figlio» racconta. La storia del suo connazionale è particolare: sembrava non dover mai arrivare per lui la chance di giocare nella massima serie. Sbarcato in Italia a 12 anni, cresciuto nella Stella Azzurra con Bargnani, ha debuttato a Cento, in B d'Eccellenza. Quindi a Sassari, due anni in Lega2, sfiorando la Dromozione in serie A. Poi va a Trapani, Veroli e Imola (A2) prima di approdare a Brescia, dove centra la promozione in Lega2 nel 2011. Dopo Scafati veste ancora la maglia di Brescia nel 2012/2013, poi torna a Imola. Nell'estate del 2015, terzo ritorno a Brescia con cui conquista la storica promozione, mettendo a segno 17 punti in gara5 della finale playoff che ha spalancato alla Leonessa le porte della serie A dopo 28 anni. E a 33 anni arriva la soddisfazione di calcare i parquet del massimo campionato. Gioca 12' di media segnando 4,5 punti. Ottime mani, tira con l'81% da due, col 34,3% da tre e con l'85,7% dalla lunetta. Nei pochi minuti che gli vengono concessi, riesce anche a smazzare 1,5 assist e conquistare 1,3 rimbalzi. Un giocatore che si accende immediatamente: «Franko è sveglio, furbo, capisce il gioco - commenta Leka -: è dotato di un ottimo tiro da tre ed è rognoso in difesa perché studia i suoi avversari. Mi ha detto ridendo che quest'anno, allenandosi ogni giorno al fianco di Vitali e Moss, ha complet