Playoff? Sodini nega ma fissa la quota «Servono 30 punti» Basket serie A. Il coach si concentra solo sulla salvezza anche se poi ammette: «Per entrare tra le prime otto...» La Red October dovrebbe così vincere altrequattro gare FABIO CAVAGNA CANTÙ «Se guardo agli ultimi dieci campionati, scorgo che in un'occasione si è retrocessi con 22 punti (eraaccaduto alla Virtus Bologna nel 2016, ndr). Per cui, tenuto appunto conto che ora i nostri punti in classifica sono proprio 22, per sentirci definitivamente al sicuro dobbiamo conquistare un'altra vittoria». Non foss'altro per scaramanzia, Marco Sodini non retrocede dalla posizione che sta mantenendo da inizio stagione neppure dinnanzi all'evidenza di una graduatoria che conferma la Red October in piena corsa playoff. «Tour de force» Aproposito, il termine "playoff" non è mai stato usato dal coach viareggino della Pallacanestro Cantù nel corso della stagione. E anche nel post partita con Pistoia, Sodini ha soltanto affermato che «per entrare tra le otto servono 15 vittorie». Fissando dunque a 30 punti la quota playoff. In effetti, sempre nell'arco di quest'ultimo decennio, soltanto una volta (era il 2013) si sono resi necessari 32 punti per fare irruzione nella post sea-son (in realtà nel 2012 ne occorsero addirittura 34 a Varese per centrare l'obiettivo ma quello era un campionato a 17 squadre). Ciò significa che Cantù ha necessità di altri quattro successi nelle nove giornate che mancano alla chiusura della regular season. Il cammino che resta daper-correre propone quattro appuntamenti al PalaBancoDesio (Torino, Milano, Reggio Emilia e Brindisi nell'ordine) e cinque in trasferta (Venezia, Brescia, Bologna, Pesaro e Capo d'Orlando la sequenza). Come dire che all'appello mancano ancora tre delle probabili primi quattro teste di serie in proiezione playoff (cioè a dire Reyer, Germani ed EA7), ma pure le ultime tre della classifica (Vuelle, Betaland e Happy Casa). Insomma, ce n'è un po' per tutti i gusti. «Le prossime cinque partite ci dovranno dire molto relativamente alla nostra crescita - è sempre Sodini a parlare - poiché adesso abbiamo un tour de force mica da ridere : andiamo a Venezia, poi viene da noi Torino, poi due trasferte di fila a Brescia e Bologna e, infine, viene qui Milano». «Dai due lungi ai quattro piccoli» Chiaro che il cast di avversarie è di indubbio livello e di spiccata qualità, ma l'allenatore bianco-blu pensa innanzitutto al processo di maturazione della propria squadra. «Se vogliamo essere competitivi - sostiene - dobbiamo anche riuscire, senza accusare eccessivi travagli, a passare da un quintetto con una struttura tradizionale con due lunghi a una squadra con quattro piccoli. Circostanza che, ad esempio, abbiamo dimostrato di non aver ben assimilato nel terzo quarto con Pistoia». COS'I LA CLASSIFICA 1. Venezia p.32; 2. Milano p.32; 3. Avellino p.30; 4. Brescia* p.28; 5.Torino p.24; 6. Sassari p.22; 7. Cantù p.22; 8. Bologna p.22; 9. Trento p.22; 10 Cremona p.20; 11. Reggio Emilia* p.18; 12. Varese p.16; 13. Pistoia p.14; 14. Brindisi p.12; 15. Capo d'Orlando p.10; 16. Pesaro p.10 (* una partita in meno) Le parole del coach sull'ultimo arrivato «Ellls è "bidimensionale" Garantirà sostanza in area» Per Perry Ellis, l'ultimo arrivato in casa canturina, 10.5 punti di media dopo le due gare casalinghe contro Avellino e Pistoia. In poco meno di 20' di impiego. Il lungo americano dovrà chiaramente rappresentare un valore aggiunto per la Red October in questo ultimo terzo (scarso) di regularseason. «Perry (24enne ala grande statunitense, ndr) è un giocatore "silenzioso" e in questo senso lo paragonerei a Jaime Smith - spiega Marco Perry Ellis, 24 anni Sodini -. Giocatori poco appariscenti, ma che si fanno comunque apprezzare per concretezza. Nello specifico, si sta confermando un giocatore bidimensionale che spalle a canestro è in grado di darci quella pericolosità che prima non avevamo. Inoltre, quando si apre dall'arco dei tre punti è uno che di solito fa canestro». «Intanto - prosegue la propria analisi il tecnico della Red October - sta compiendo un processo di adattamento difensivo al quale non era abituato ma che una volta completato potrà garantirci una sostanza ben diversa nel contenimento degli avversari all'interno dell'are