L'INTERVISTA CHRISTIAN BURNS. Ala forte della Red October Cantù «Pensiamo di gara in gara, solo così potremo raggiungere l'obiettivo» «PLAYOFF POSSIBILI E SAPETE CHE VI DICO? CHE IO QUI STO BENE» EDOARDO CERIANI E stato l'uomo mercato della scorsa estate. Quando tutti erano a interrogarsi sull'eventuale ricadute della mancata presa di Marcus Landiy, ecco Dmitry Gerasimenko, sotto traccia, pescare dalla stessa Brescia e ingaggiarlo, quando ancora italiano non era. Scommessa vinta, quella del patron della Red October Cantù, con l'ingaggio di Christian Burns che è valso almeno il doppio: ottimo giocatore e passaporto nostrano. Potrebbe essere il prossimo uomo mercato, visto quel che si sente in giro. Con Bologna, sponda Virtus prima e Milano poi pronte a fare carte false per ingaggiarlo. Ma lui ha già fatto parlare i fatti. Anzi, a dire il vero, ha parlato lui. E ai tempi del corteggiamento virtussino non esitò a mandare a dire: «Sto bene a Cantù e da qui non mi muovo». Gioco, partita e incontro, dunque, con Burns che aveva già deciso di rimanere, ed è rimasto. Diventando, nel contempo, uno degli idoli della curva biancoblù, che letteralmente impazzisce per lui ogni settimana di più. E il rendimento dell'ala grande di Trenton finora è stato fantastico. Giusto per non andare lontano, contro Pistoia, domenica scorsa, è riuscito nell'im- presa di raggiungere l'undicesi- ma doppia doppia in stagione, sfoderando una prestazione da urlo: 17 punti e 15 rimbalzi, per 30 di valutazione. Il lungo biancoblù e della Nazionale italiana è l'unico in serie A ad aver realizzato almeno dieci doppie doppie nella stagione 2017-2018, leader assoluto in questa specialità. Burns, inoltre, è attualmente il primatista del campionato per valutazione media con un incre-dibile 19.6. Sei l'unicogiocatoredel campionato italiano andato in doppia doppia per ben 11 volte. Questo fatto ti rende orgoglioso? Certo che sono orgoglioso di questo dato e sono davvero felice di giocare così bene. A ogni partita do sempre tutto me stesso, non mi risparmio mai. Più naturale per te segnare un canestro o strappare un rimbalzo? Mah, a questo punto direi che è la stessa cosa: mi riescono entrambe le giocate. Dove trovi tutta quel la energia? E qual è il segreto per ricaricare costantemente le pile? 130enni sono i nuovi ventenni (e ride)... No, tornando seri, prendersi cura del proprio corpo è davvero molto importante. Io lo faccio con grande sacrificio, mi impegno nel fare tutte le cose necessarie per rimanere in forma, anche perché in carriera non mi sono mai sentito così bene fisicamente. In questo momento mi sento al top. Cosa ti ha più colpito della vittoria di domenica scorsa contro Pistoia? C'è stato un momento della partita, nel terzo quarto, che non riuscivamo proprio a fare canestro. Eppure ce l'abbiamo fatta a riprenderci, riuscendo comunque a segnare la bellezza di 106 punti, con 7 giocatori in doppia cifra. Questo dice molto della nostra prestazione. Che idea ti sei fatto di Ellis? È un'aggiunta eccellente, fatta dallo staff tecnico e dal management. È un giocatore molto maturo, intelligente e solido, ci aiuterà a vincere, ne sono sicuro. Playoff traguardo possibile per Cantù: sei d'accordo? I playoff sono il passo successivo per noi, ma per arrivarci dobbiamo focalizzarci su una partita alla volta. Dobbiamo essere davvero concentrati sul vincere ogni singola gara, solo così possiamo pensare di raggiungere questo obiettivo. Sei uno dei pezzi pregiati. Cosa farai l'anno prossimo? In questo momento sono molto concentrato sulla stagione. Sto e stiamo cercando di fare il meglio possibile. Del mio futuro se ne parlerà solo a fine stagione. Ma di certo io a Cantù sto molto bene. Christian Burns, ala forte della Red October Cantù e uno dei giocatori più