E' la notte senza futuro: ci si gioca tutto
0 la va o la spacca: in palio una storica semifinale. Brivido Della Valle, ci sarà ma non è al meglio
Daniele Barili!
L'OMBELICO del mondo. Dove -come canta Jovanotti - le regole non esistono, esistono solo le eccezioni. E' un po' così, la partita che va in onda questa sera alle 20,30 al PalaBigi. E' l'ombelico dell mondo biancorosso. Ed è l'ombelico di una stagione vissuta sempre in altalena. Attorno a questi 40 minuti, infatti, potrebbe ruotare tutto il futuro. E bisognerà viverli, questi 40 minuti, come se non ci fossero regole ma solo eccezioni. Perché se la Grissin Bon dovesse superare lo Zenit San Pietroburgo, si ritroverebbe nelle semifinali dell'Eurocup e conquisterebbe un risultato storico. In una sola notte, insomma, il bilancio complessivo della stagione diventerebbe positivo. E nelle vene della tribù del basket continuerebbe ad essere iniettato entusiasmo contagioso per tutto l'ambiente reggiano.
In caso contrario c'è il rischio, abbastanza concreto, che nel cielo biancorosso si spengano tante luci e che, tra un mesetto, ci si ritrovi con un pugno di mosche in mano e senza più grandi traguardi da
inseguire. Ecco, perché, la partita di questa sera è davvero l'ombelico del mondo biancorosso. E siamo certi che, in casa Grissin Bon, un po' tutti ne siano consapevoli.
COSÌ come un po' tutti sono consapevoli che la missione è complicata ma assolutamente possibile. Malgrado le notizie che arrivano dall'infermeria non siano positive con Amedeo Della Valle in dubbio per un infortunio rimediato venerdì sera a San Pietroburgo. In realtà anche nello Zenit sono in dubbio il talentuoso Karasev e
Vikhorv ma è chiaro che in partite come quelle di stasera, con le due squadre senza un futuro e con le spalle al muro, assenze e malanni contano relativamente poco. Contano la fame e la determinazione. Contano gli occhi da tigre. E conta la spinta di un palasport che sarà strapieno (ieri erano già stati venduti 3.700 biglietti) e caldissimo con gli Arsan che hanno chiesto a tutti di indossare una maglietta rossa. D'altronde le prime due sfide tra i reggiani e i russi hanno dimostrato che le due formazioni, per
quanto estremamente diverse, si equivalgono.
A far pendere la bilancia in un senso o nell'altro sarà la capacità di imporre la propria filosofia alla squadra avversaria. Perché in gara-I la Grissin Bon ha avuto la meglio grazie alla sua difesa che ha imbavagliato l'attacco russo concedendo solo 61 punti ad una squadra che, mediamente, ne insacca più di 88. Al contrario, in ga-ra-2 a San Pietroburgo, lo Zenit ha lucidato il mirino e ha infilato 91 punti nel canestro reggiano. E' chiaro, a questo punto, che il duello sarà tra la difesa reggiana e l'attacco russo: chi riuscirà a prevalere si porterà a casa la partita e la qualificazione. E' lì, che Reggio dovrà lavorare: tirando fuori gli artigli in difesa, soffrendo elottando. E' lì che si danzerà sull'ombelico del mondo biancorosso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il braccio di ferro decisivo
La sfida sarà tra la difesa reggiana e l'attacco russo: vincerà chi imporrà il ritmo
COSI IN CAMPO
SJC
GRISSIN BON REGGIO EMILIA ZENIT SAN PIETROBURGO
ARBITRI
Fernando Rocha (Por) Jakub Zamojski (Poi) Milan Nedovic (SLo)
Panchina GRISSIN BON
PalaBigi
ore 20,30
Ali. Max Menetti 4 Mussini 5WrightJ.
7 Candì
10 Reynolds J.
15Nevels 18 Llompart 19DeVico
Panchina ZENIT
Ali. Vasily Karasev 11 Barinov 13 Vikhr