L'intervista Max Menetti suona la carica: «Abbiamo la possibilità di entrare nella storia» «Andiamo tutti in trincea con l'elmetto e la tuta mimetica» «A SAN PIETROBURGO, vedendo una città di cinque milioni di abitanti scorrere fuori dal finestrino del pullman, mi sono reso conto di chi stiamo affrontando. La piccola città contro la grande metropoli». Reggio e San Pietroburgo, finora accomunate solo dal busto di Lenin a Cavriago, per 40 minuti si troveranno a giocarsi le semifinali di EuroCup. E' questo il messaggio con cui Max Menetti presenta la «bella» con lo Zenit. Coach, gara 3 è arrivata. Ci si gioca un'annata in 40 minuti. «Per questa sfida, come diceva Dado Lombardi, tutti dovremo indossare elmetto e mimetica e chiuderci in trincea a difesa del nostro sogno. Abbiamo la possibilità di entrare nella storia, fra le prime quattro dell'EuroCup insieme a tre club che negli ultimi anni hanno disputato l'Eurolega. Vedere il nome di Reggio accanto al loro sarebbe una sensazione fantastica». Come si avvicina la squadra al big match? «I ragazzi sono carichi e non vedono l'ora di giocare, ma abbiamo un dubbio... Purtroppo in Russia Della Valle ha avvertito un forte dolore alla schiena per una probabile contrattura e si è allenato solo oggi (ieri, ndr) dopo tre giorni in cui è stato a riposo. Il fastidio sta diminuendo gradualmente, perciò sono sicuro che vorrà essere della partita a tutti i costi». Lo Zenit, nelle prime due sfide, si è affidato al talento di Kuric e Karasev... «E' una squadra molto forte, che non ha ancora espresso del tutto il proprio potenziale. Il loro è un sistema votato all'attacco, mentre noi puntiamo sulla solidità in entrambi i lati del campo. Venerdì hanno trovato risposte dai loro due play Reynolds e Griffin nel momento in cui noi siamo calati nel secondo tempo: la fame e l'intensità difensiva, perciò, saranno per noi fondamentali». Quali trappole si celano in questo tipo di partite? «Non ci sono insidie particolari. Ovviamente ci saranno episodi determinanti, ma con 4.500 persone in trincea credo che le cose non possano non andare dalla parte giusta... Del resto, nelle gare da dentro o fuori con Bayern e Asvel, siamo riusciti a vincere, grazie pure a un