BASKET SERIE A PAROLA ALL'EX LUCA VITALI ài IL CONFRONTO CON BRESCIA DOMENICA SARÀ UNA GARASENZA SCONTI LORO DEVONO CHIUDERE UN CICLO NEGATIVO NOI VOGLIAMO STARE A RIDOSSO DELLE PRIME «La Virtus ha i muscoli Il fisico farà la differenza» Analisi «Bologna sta giocando bene, non è in crisi» Allenamenti ristretti Si ferma anche Ndoja Bologna MENTRE appare sempre più probabile la presenza di Stefano Gentile domenica a Montichiari, anche se ieri il play campano ha svolto un lavoro differenziato, Alex Ramagli continua a lavorare in condizioni di emergenza. Oltre ad Ale Gentile, sotto le coperte per un virus influenzale, ieri non si è allenato anche Klaudio Ndoja per un problema al pollice destro. Incidenti che dovrebbero risolversi in tempo per l'incontro di domenica. Massimo Selleri ¦ Bologna DOMENICA la Virtus ritrova Luca Vitali sulla sua strada. Non è la prima volta che succede, ma c'è sempre una punta di rimpianto quando la V nera incontra un ragazzo del suo vivaio, a maggior ragione se il giocatore in questione è uno dei migliori atleti del campionato. «Ormai ci abbiamo fatto l'abituti-dine - spiega Vitali - perché è già successo e succederà ancora in futuro. Non credo avrò sentimenti particolari se non quello di incontrare una squadra che ha un blasone importante e per questo motivo va rispettata maggiormente: per nessuno la Virtus è un avversario normale, è sempre un qualcosa in più che rappresenta la storia ISTA Luca Vitali, il play di Brescia cresciuto nella Virtus (Alive) della pallacanestro italiana». Ci racconta l'esperienza di giocare in squadra con il proprio fratello? «E bello. Quando giochi o ti alleni lui è un tuo compagno di squa- Fratelli in campo «Stefano ed Ale, io e Michele siamo due belle coppie, la partita dirà qual è quella più forte» dra come tutti gli altri, fuori dal campo lui toma ad essere tuo fratello e puoi frequentarlo quando vuoi e non quando puoi. Non è poco perchè io sono andato via di casa molto presto e siccome siamo legati mi è pesato vederlo poco: fortunatamente adesso possiamo recuperare». Insomma nessun problema con il resto del gruppo. «Direi di no. Michele è un giocatore molto forte, destinato ad acquisire sempre più spazio e ad affermarsi. Tutti sanno che se gli passo la palla è perchè penso sia utile alla squadra e non perchè è mio fratello. Penso che anche in Virtus succeda la stessa cosa: quando giochi l'unica cosa che conta veramente è fare tutto quello che è sotto il tuo controllo per vincere la partita. Non ci sono né rapporti né relazioni, c'è solo il bene della squadra». È più forte la coppia fratelli Gentile o quella fratelli Vitali? «Sono due belle coppie. Non ag- giungo altro perchè credo che il campo sia sempre il giudice migliore. So che i paragoni fanno parte del nostro pensiero comune, ma ribadisco che noi pensiamo solo a giocare». Come si immagina la partita di domenica? «Molto fìsica. La Virtus viene da un momento non brillante solo in apparenza perchè con pochi uomini ha tenuto testa a Venezia e a Milano. Significa che è una squadra vera e che dentro ha maturato una solidità importante. Noi sia in casa che in trasferta vogliano continuare quel percorso che ci ha portato ad essere stabilmente ai vertici della classifica». Quale obiettivo vi siete dati? «Quello di fare il meglio possibile. Non ci siamo posti limiti, ma vogliamo essere pronti a cogliere ogni occasione. La società sta facendo un lavoro importante per legarsi sempre di più al territorio e rappresentarlo ad alti livelli. Anche dal punto vista tecnico ha fatto passi importanti, confermando 6 elementi della passata stagione e facendo degli innesti che hanno rinforzato il gruppo, C'è la voglia di far bene e di andare il più avanti possibile, senza pensare che un piazzamento finale è migliore di un altro, ragioniamo partita per Passione «Non tifo più la V nera, ora tengo per il club in cui gioco e se perde mi arrabbio con me stesso» partita». Ci tolga una curiosità, ma lei tifa ancora Virtus oppure no? «No. Con il tempo ho maturato l'idea che bisogna tifare solo per la squadra in cui si gioca. In questo