- BASKET La Va rese in rosa verso Masnago Prove di collaborazione tra OJM e Pallacanestro Femminile Varese Varese chiama Varese Partnership ODM-WAV? BASKET Contatto esplorativo fra Claudio Coldebella e Li Ili Ferri Prove tecniche di collaborazione in vista tra Pallacanestro Varese e Pallacanestro Femminile Varese? Dopo un primo approccio avvenuto lo scorso anno che aveva fatto registrare un interesse congiunto senza però approfondimenti concreti, le due maggiori realtà cittadine maschili e femminili sono pronte a valutale possibili forme di sinergia per la prossima stagione. Al momento c'è stata soltanto una chiamata esplorativa tra il d.g. biancoros-so Claudio Coldebella e il coach della WAV Lilli Ferri, e dunque si tratta di una ipotesi da esplorare in termini pratici. Però rispetto all'estate 2017 sono emersi due nuovi fattori che sembrano spingere l'una verso l'altra i due "pianeti" in maglia bian-corossa. Il primo vale per la società di piazza Monte Grappa: la FederBasket sta lanciando un programma in favore dei club della massima serie che si occuperanno anche del movimento femminile, con il desiderio del presidente Gianni Petrucci - espresso in un convegno durante le Final Eight di Coppa Italia -di mutuare quanto avviene nel calcio, promuovendo l'apertura delle sezioni "in rosa" delle grandi società. Il tutto attraverso un sistema di incentivi economici che rientrerà nell'ambito della nuova assegnazione delle risorse destinate a chi investe sull'attività giovanile (si parla di 1,2 milioni di euro - attualmente la FIP ne distribuisce meno della metà ai club di serie A - attraverso un ranking a punti che considererà anche la presenza del basket femminile). Il secondo è invece legato direttamente alle necessità pratiche della squadra di Lilli Ferri, ormai vicinissima alla promozione in serie A2 e con l'obbligo regolamentare di trovare un nuovo campo in parquet dato che l'attuale palestra dell'ISIS "Keynes" di Gazzada non è a norma per il secondo campionato nazionale. Quale migliore vetrina del PalA2A per le gare casalinghe di una squadra che in assenza di un main sponsor ha adottato ormai da anni l'acronimo WAV (ossia "We Are Varese")? E che oltretutto potrebbe coronare il sogno di giocare in città con una vetrina più adeguata alla ricerca delle risorse necessarie per rendere meno traumatico il salto di categoria da un campionato regionale co- me la B ad un livello interregionale come 1'A2. Al momento sono solo idee in libertà, escludendo comunque una soluzione sotto un unico tetto sullo stile Reyer Venezia che ha una sezione femminile sotto la stessa egida e con lo stesso codice FIP della squadra maschile campione d'Italia in carica. Oppure il remake di quanto già accaduto a Varese nei primi anni '70, quando la sezione femminile bianco-rossa arrivò a disputare due stagioni in A dal 1973 al 1975 con il marchio Ignis. Gli ottimi rapporti tra i due club - prova ne sia l'utilizzo dei pullmini della Pali. Varese da parte della WAV in occasione del recentissimo Interzona Under 20 di Borgo Pace -fanno però pensare che al termine della stagione 2017-18 entrambe le parti possano mettere a fuoco le possibili forme di collabo- della doppia congiuntura regolamentare che spinge bile partnership, razione, anche alla luce le parti verso una auspica-